ciao ragazzi !
le assicurazioni sono diventate un campo minato
il problema e che le compagnie hanno la facolta di decidere cosa assicurare o meno...
io ho mio cugino che ha un'aggenzia di assicurazioni e le mie auto d'epoca chiaramente le ha lui adesso abbiamo preso un mini del 92 e per assicurarlo infatti chiedono l'iscrizione asi o al registro di marca...
allora il punto è che la legge prevede che addirittura dopo i 40 anni hai le stesse agevolazioni senza essere iscritto a nessun club tanto e vero che il nostro 1100 era assicurato in affiancamento alla polòiza del 500 del 67 senza iscrizione a niente!
ora chiedono l'iscrizione ma non perche e la federezione o le leggi a chiederglielo ma per una loro decisione.
credo che tutto cio al 90% sia colpa nostra quanti girano con macchine che ci vuol coraggio a chiamarle storiche... o che le usano come muletto o peggio tutti i giorni non curando l'auto e fanno incidenti e tal volta anche falsi??? solo perche pagano una stupidagine???
fate voi i conto a risarcire un piccolo urto a una auto media quanti mesi servono a 120/130 euro al mese!
da una parte era da aspettarselo ...poi certamente ne paga le conseguenzae chi lo fa per la passione delle auto d'epoca!
------Non sono affatto d'accordo con ciò che affermate.Vi è già una divisione netta e naturale fra auto d'epoca e auto storiche(di interesse storico, per la precisione)ed il fatto che uno giri spesso con un'auto d'epoca è solo una sua scelta ed un suo diritto,non vedo cosa tolga ad un possessore di auto storiche.Visto piuttosto il proliferare delle auto d'epoca negli ultimi anni,c'è chi ha pensato bene di estendere l'interesse economico anche sulle auto d'epoca costringendo i loro proprietari a percorrere lo stesso iter dei "collezionisti"delle auto di interesse storico,per ottenere sconti ed agevolazioni.Questo porta ad unire i due "mercati"ed unificare la tipologia di appassionati come voi dite.In sostanza non vi accorgete che sono proprio coloro che prima tutelavano la vostra categoria,che ora vi avvicinano e vi integrano nella categoria dei possessori ed utenti di semplici auto d'epoca.Io vedo questo cambiamento, raffrontandolo con quello avvenuto in questi anni con l'ACI: L'ACI nacque per volere dei pochi utenti di autoveicoli ai primi anni del secolo,ed il suo intento era quello di tutelare gli interessi di chi usava autoveicoli e di espletare tutte le pratiche inerenti.Guardate ora cosa è diventata :In prevalenza essa non è che un esattore statale di tasse automobilistiche.Infatti quasi tutte le altre pratiche possono essere benissimo espletate dalle numerosissime agenzie automobilistiche private distribuite sul territorio. Il discorso delle assicurazioni poi;esse sono attratte e si fanno coinvolgere nelle convenzioni con questa associazione, prima esclusivista delle sole auto storiche ed ora espandentesi alle auto d'epoca,poichè con essa può accedere ad una clientela più numerosa.E per quanto poi riguarda i costi imposti dalle stesse assicurazioni,onde evitare aggravi per incidenti ad autoveicoli particolari per le segnalazioni di incidenti inesistenti ecc.., ci sarebbe un mezzo semplicissimo per ovvviarvi:e cioè che le assicurazioni istituissero una anagrafe dei loro assistiti con la frequenza di incidenti ed i costi relativi,ed in base a questi stabilire i corrispondenti costi soggettivi appropriati per ottenere una copertura assicurativa.Ma alle compagnie non conviene;infatti il ricavo ottenuto dall'aumento generico dei costi delle polizze, e giustificato sia per il numero o perchè imputati a situazioni truffaldine,risultano ben superiori dei ricavi ottenuti imputando i costi circoscrivendoli ai singoli assicurati iscritti e catalogati.Non facciamo la guerra fra di noi simpatizzanti di auto d'epoca o storiche,proviamo a vedere più in là del nostro naso.Uno dei primi metodi escogitati dagli imprenditori,è :divide et impera,non scordatelo.