Autore Topic: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...  (Letto 119104 volte)

Offline deltahf84

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #45 il: 30 Ottobre 2009, 10:19:45 »
Riporto qui di seguito quanto scritto sul sito dell'ASI:

Auto e Moto d’Epoca – Padova

Il Sen. Filippo Berselli e Roberto Loi hanno fatto chiarezza
su presente e futuro del collezionismo automotoristico

Da subito revisioni biennali e in futuro i veicoli saranno storici dopo 25 anni.

In occasione di Auto Moto d’Epoca di Padova, la rassegna espositiva del collezionismo automotoristico, che è diventata una delle più importanti in Europa, nella giornata di domenica 25 ottobre, allo stand dell’ASI il Sen. Filippo Berselli, da sempre impegnato politicamente sui problemi del settore, e Roberto Loi, Presidente dell’ASI, hanno illustrato le novità regolamentari, inserite nel decreto del Ministero che entrerà in vigore entro fine anno e hanno annunciato le nuove norme, inserite nel decreto legge in via di approvazione presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato.
Nella stessa occasione, hanno colloquiato con i numerosi Presidenti di Club e risposto ai quesiti del folto pubblico presente.

Tra le disposizioni inserite nel decreto Ministeriale, che entrerà in vigore a giorni, la più rilevante riguarda le revisioni dei veicoli storici, la cui cadenza viene spostata da annuale a biennale, equiparando così gli stessi, ai normali veicoli con più di 4 anni di età, ed eliminando la classificazione di “veicoli atipici” che accomunava un Fiat Nuova 500, ad una ambulanza o a un altro veicolo di soccorso.
Quest’ importante innovazione, rappresenta per i collezionisti un notevole risparmio di denaro e un minor disagio. Se si pensa che l’ASI ha nei suoi registri circa 50.000 veicoli certificati e che per ogni revisione si spendono 65 euro, questa modifica comporta un bel risparmio.

Alcune tra le innovazioni inserite nel decreto vanno nel senso di un richiamo al fatto che i veicoli devono conservare le caratteristiche costruttive e funzionali corrispondenti al certificato di interesse storico e collezionistico.
Inoltre è precisato che questi veicoli devono rispettate le norme relative alle cinture di sicurezza, per quelli costruiti dopo il 15 giugno 1976, alle apparecchiature visive d’illuminazione, agli specchi e retrovisori, ai pneumatici con dimensioni e caratteristiche identiche o equivalenti a quelli d’origine.

I veicoli costruiti prima del 1°gennaio 1960 dovranno effettuare la revisione presso i Centri Provinciali della Motorizzazione, in quanto il sistema informatico della stessa non è compatibile con i dati di identificazione utilizzati a quel tempo.
Al riguardo Roberto Loi ha tenuto a precisare che la Motorizzazione si è dichiarata disponibile, su richiesta dei Club, ad effettuare le revisioni presso sedi idonee con i club concordate, alfine di ridurre il disagio di coloro che abitano lontano dai capoluoghi provinciali.

Negli allegati II e III della bozza del Decreto Ministeriale sono indicati i parametri cui devono rispondere i veicoli storici. Tali parametri, prima di essere accettati, sono stati verificati in concreto, dalla Motorizzazione stessa, su diversi veicoli storici, per stabilire se gli stessi erano corretti e consentivano il superamento della prova.

Roberto Loi ha tenuto ad assicurare che gli accertamenti hanno dato esito positivo; si è così potuto constatare che tali parametri non costituiscono una penalizzazione, bensì garantiscono il rispetto dei principi di sicurezza e di rispetto dell’ambiente, cui anche i veicoli storici devono rispondere.
Questa procedura peraltro, è anche favorevole all’immagine degli stessi veicoli storici, che in alcuni ambiti, vengono considerati insicuri e altamente inquinanti.
Queste nuove norme, vanno dunque interpretate in modo positivo, in quanto contribuiscono al miglioramento dei rapporti con le amministrazioni locali, a beneficio di tutto il movimento collezionistico nazionale.

Il Presidente Berselli ha spiegato che con la revisione biennale, e non quadriennale, i veicoli storici sono stati equiparati a quelli circolanti con più di 4 anni di età, per evitare di dover approvare una legge specifica con tutte le conseguenze del caso!

Sempre il Senatore Berselli, ha poi chiarito alcuni punti molto importanti del progetto di legge di cui è primo firmatario:

- il possesso di uno o più veicoli storici non costituisce indice di capacità contributiva

- definizione di veicolo storico: lo stesso dovrà aver compiuto non più 20 anni, ma almeno 25 ( in questo ambito in Europa in alcuni Paesi si arriva anche fino a 30)

- per salvaguardare veicoli di interesse storico, che al momento dell’entrata in vigore della nuova legge non avessero ancora compiuto 20 anni, questi saranno inseriti in un apposito elenco, che consentirà agli stessi di essere radiati parzialmente, di non pagare ne bollo ne assicurazione e di essere lasciati fermi per 5 anni, per poi essere reimessi in circolazione e reimmatricolati con le loro targhe antecedenti. L’elenco, che sarà aggiornato ogni anno entro il 31/10, sarà stilato da Costruttori, ASI, Registri di Marca e FMI.

- Le vetture storiche saranno identificate con un adesivo con la lettera “H”

- Le certificazioni continueranno ad essere demandate a: ASI, Registri Alfa Romeo, Fiat, Lancia e FMI e ad associazioni rappresentative che dovranno rispondere a precisi parametri: essere state create da almeno 3 anni, avere sedi in 10 Regioni, contare su almeno 60 Club con 100 iscritti ed essere riconosciute da FIVA o FIA. Su questo punto il Presidente Loi ha espresso tutte le sue perplessità sostenendo che due associazioni che hanno fini totalmente diversi non possono esprimersi in modo tale da portare agli stessi risultati. In pratica si può finire per ritenere un “veicolo storico” equiparato ad una “replica”

Filippo Berselli e Roberto Loi hanno poi risposto a quesiti specifici su: conservazione trattori agricoli, normativa sulle vetture importate dagli USA, componenti di sicurezza montati su vetture sportive.


Circa le limitazioni alla circolazione dei veicoli storici nei territori comunali, anche Berselli ha dovuto “arrendersi” al fatto che ai Comuni sono demandati i problemi inerenti la salute pubblica, intimamente legati all’inquinamento atmosferico, che certo non è significativamente influenzato dai veicoli storici che sono pochi e che fanno anche pochi chilometri.

Si può comunque sperare, che con l’applicazione delle nuove regole, le auto storiche potranno dimostrare il loro adeguamento alle norme e consentire di riaprire colloqui per ottenere qualche concessione più liberatoria.

Dalle risposte è sempre emersa la preoccupazione che i veicoli storici siano caratterizzati da condizioni di conservazione corrette, indipendentemente da Marca e Modello, alfine di continuare a dare un immagine positiva del nostro parco auto, che grazie all’opera di ASI e Registri ha saputo conquistarsi nel Mondo un’immagine di alto livello.

Infine il presidente Loi, pur dichiarando di conoscere i limiti della legislazione attuale, ed esprimendo tutta la fiducia nell’operato del Presidente Berselli, ha chiesto che, con un atto di responsabilità, vista la sua influenza nella maggioranza di Governo, operi alfine di promuovere le modifiche anche delle norme costituzionali che hanno concesso a Sindaci e Regioni di porre limiti alla circolazione sul territorio statale, in netto contrasto con il diritto per il cittadino di vedersi riconosciuto tale diritto.

Il Salone di Padova ha fatto da degna cornice a questo incontro, che ancora una volta ha dimostrato l’impegno di Filippo Berselli e dell’ASI nel salvaguardare l’applicazione delle regole nell’ambito del collezionismo storico che si dimostra in costante sviluppo e che certo costituisce un importante giro d’affari, con ricadute occupazionali non trascurabili.

Inoltre, il messaggio culturale, tecnico e stilistico, che i veicoli storici portano in giro per le strade e le piazze del Paese, consente che anche le giovani generazioni possano entrare in contatto con i prodotti che hanno costruito quell’immagine prestigiosa, che contraddistingue la nostra industria automotoristica a livello mondiale.
« Ultima modifica: 30 Ottobre 2009, 11:46:16 da deltahf84 »

Betamonte

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #46 il: 30 Ottobre 2009, 11:16:25 »
troppo lungo , non ho tempo di leggerlo , il succo ?

Offline rei99

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #47 il: 30 Ottobre 2009, 11:39:41 »
Quello scritto in autoblog praticamente :D
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Offline deltahf84

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #48 il: 30 Ottobre 2009, 11:43:31 »
Si...Qui ci sono spiegate più cose,è più ricco...

Offline alfatarlo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #49 il: 30 Ottobre 2009, 12:37:05 »
Secondo me è tanto fumo e poco arrosto. Se prima già avevano complicato le cose, adesso, anzichè semplificarle, le hanno complicate ancor di più. La revisione ogni due anni è una semplificazione mi potrete obiettare... e io rispondo: teoricamente è un risparmio di tempo e denaro, ma è più complicato rispetto a prima. Infatti parliamo delle auto ante '60: il buon esito della prova di revisione starà nel buon cuore dell'ingegnere di turno perchè è impossibile che riescano a non fare un filo di fumo azzurro, che abbiano dei fanali sufficienti, che non abbiano gioco allo sterzo, che la frenata sia equilibrata su tutte e quattro le ruote. Già quando eran nuove avevano questi difetti, figuriamoci dopo cinquant'anni e più...
Poi parliamo delle auto con più di 25 anni: come faranno a rispettare le prove tipo freno a mano, intensità luci, gas di scarico (se anche non fumavano in origine, dopo 25 anni e almeno 150k km non si può pretendere l'impossibile) se i macchinari per le prove sono gli stessi delle moderne? Tra l'altro tutte le mie alfa sono tutte fuori completamente come db allo scarico nonostante tutto lo scarico nuovo di pacca, come mai? Forse gli strumenti di adesso sono più sensibili al rumore cosicchè quello a libretto misurato negli anni che furono non corrisponde più?
E poi vorrei capire come fare con la mia ar59 del '61: potrebbe fare la revisione in officina ma a quali norme deve sottostare visto che il modello è stato progettato per il '59 (e già derivava da un modello del '51)??? Contate che ha il freno a mano sulla trasmissione quindi in pratica ha un effetto molto blando anche se è tutto nuovo. E ha lasco allo sterzo come tutte. Insomma vedete che han fatto un gran casino come al solito.
Aggiungo poi che fino ad oggi i numeri di telaio senza lettere venivano tranquillamente presi dai terminali, senza nessun problema, quindi mi spiegate cos'è questa storia della revisione obbligatoria alla motorizzazione perchè non prendono più i numeri? Anche perchè volendo perdere un po' di tempo si può andare in motorizzazione con i numeri di telaio e inserirli nel loro cervellone (da gallina)... Io penso che dietro ci sia tutta un'esigenza di far lavorare le MCTC visto che da quando c'è stata la crisi non hanno più un cavolo da fare: ho visto con i miei occhi l'assenza quasi completa di gente in coda agli sportelli e di macchine al collaudo... sarà un do ut des...

GTI79

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #50 il: 30 Ottobre 2009, 13:54:45 »
Mi sembra abbastanza coscienziosa la scelta di radiare parzialmente le auto frà i 20 ed i 25 anni per far sì che non vengano rottamate.

Offline Emanuele924

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #51 il: 30 Ottobre 2009, 15:02:31 »
Mi sembra abbastanza coscienziosa la scelta di radiare parzialmente le auto frà i 20 ed i 25 anni per far sì che non vengano rottamate.

Anche a me perchè si limiterebbero i "danni" alle quasi storiche. La storia della lista che deve essere redatta l'ho già sentita però...e non è andata a finire tanto bene... :-\

Offline litlegio

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #52 il: 30 Ottobre 2009, 15:07:08 »
Anche a me perchè si limiterebbero i "danni" alle quasi storiche. La storia della lista che deve essere redatta l'ho già sentita però...e non è andata a finire tanto bene... :-\
come tutte le liste non fu mai fatta tra l'altro venne pubblicata anni fa una lista di macchine gia' omologate asi prontamente tolta

Offline arcangelo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #53 il: 14 Novembre 2009, 18:18:00 »
ieri parlavo con un mio cliente/amico , e ho saputo che la fulvietta del 69 l' ha tenuta e nn la vedevo piu' perche ' portata al  paese , lui pero' ha anche un Jaguar del 89 , e quest' anno ha pagato il bollo ridotto per la prima volta , l' auto nn e' iscritta ASI e io gli ho detto di affrettarsi a farlo perche ' con la legge dei 25 anni rievocano il mini bollo e gli chiederanno anche l' arretrato , gli ho detto giusto ?? prima pagava 550 euro per il Jaguar ....
maicol

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Offline deltahf84

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #54 il: 14 Novembre 2009, 21:42:09 »
ieri parlavo con un mio cliente/amico , e ho saputo che la fulvietta del 69 l' ha tenuta e nn la vedevo piu' perche ' portata al  paese , lui pero' ha anche un Jaguar del 89 , e quest' anno ha pagato il bollo ridotto per la prima volta , l' auto nn e' iscritta ASI e io gli ho detto di affrettarsi a farlo perche ' con la legge dei 25 anni rievocano il mini bollo e gli chiederanno anche l' arretrato , gli ho detto giusto ?? prima pagava 550 euro per il Jaguar ....

Ho avuto occasione di parlare col presidente dell'asi.
L'unico aspetto della legge veramente imminente,è il passaggio della revisione da annuale a biennale...
Il resto deve ancora subire degli iter burocratici che ne rimanderanno l'effettiva entrata in vigore...

Offline arcangelo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #55 il: 15 Novembre 2009, 05:13:21 »
Ho avuto occasione di parlare col presidente dell'asi.
L'unico aspetto della legge veramente imminente,è il passaggio della revisione da annuale a biennale...
Il resto deve ancora subire degli iter burocratici che ne rimanderanno l'effettiva entrata in vigore...


ah ok , grazie  ;) ;)
maicol

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Offline rei99

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #56 il: 15 Novembre 2009, 13:45:23 »
Tutti a prendere le anni 90! :D
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Offline super5gtt

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #57 il: 22 Novembre 2009, 00:09:31 »
Ciao sono Federico. Sono possessore di una Renault super 5 gt turbo del '90.
L'ho acquistata nel '99 in condizioni piuttosto malandate, ma quando uno è ragazzino e i soldi a disposizione son pochini, ci si deve accontentare. Così piano piano, l'ho portata in uno stato da restituirle onore.
Il tempo è passato veloce, anche il conto alla rovescia degli anni rimanenti per iscriverla storica -2 -1...dai, ormai ci siamo... ed eccola lì la sfiga maledetta!  Vanno a spostare a 25 gli anni minimi! Mi girano abbastanza per sta cosa, sia per l'iscrizione in se e detto sinceramente, anche per i soldini eventualmente risparmiati.
Oggi come oggi, credo che faccia comodo un pò a tutti, in particolar modo, a chi ha raggiunto un obiettivo con grandi sacrifici.
Se oggi circolano degli scassoni "storici" la colpa è sia del poprietario del mezzo, sia delle autorità competenti, nel non viglilare sulla regolarità di questi mezzi che circolano liberamente ed anche nel rilasciare iscrizioni a vanvera.
Poi se sta modifica passa, (per chi interessato) paghiamo, prendiamo in sacocia e portiamo a casa....
L'unica speranza che mi rimane e che, essendo in Italia e la storia legislativa burocratica la conosciamo molto bene, ma daaaaai, che sti politici si sollazzino ancora un pò su sto decreto legge, che ci sono cose prioritarie oggi in Italia!!
Scusate lo sfogo...

Offline alfatarlo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #58 il: 22 Novembre 2009, 02:11:15 »
Sono stato in motorizzazione con un pacco di libretti da inserire nel cervellone: tutte le macchine per 89 circa in pratica non sono più inserite, anche se han fatto la revisione da poco (quelle che ci sono sono quelle revisionate da luglio in avanti e le reimmatricolate dopo l'89 circa). L'impressione è che vogliano controllare chi fa la revisione vera e chi no... e chi ha orecchie per intendere intenda...

Offline cptwillard

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #59 il: 22 Novembre 2009, 09:25:11 »
Sono stato in motorizzazione con un pacco di libretti da inserire nel cervellone: tutte le macchine per 89 circa in pratica non sono più inserite, anche se han fatto la revisione da poco (quelle che ci sono sono quelle revisionate da luglio in avanti e le reimmatricolate dopo l'89 circa). L'impressione è che vogliano controllare chi fa la revisione vera e chi no... e chi ha orecchie per intendere intenda...

Nel senso che tutte le macchine immatricolate prima dell'89 non sono nel computer della motorizzazione per le revisioni???

 

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