Attenzione, la L. 342/2000 non tratta di veicoli "di interesse storico e collezionistico", come l'Art. 60 del C.d.S., bensì di veicoli di "particolare interesse storico e collezionistico", andandoli poi a definire, ed incaricando l'ASI e la FMI di redigere apposita determinazione annuale, ove la FMI ha sempre ottemperato, al contrario dell'ASI (parola della Cassazione, non mia).
Dunque, a mio avviso, la soluzione è più semplice di quello che possa sembrare, di seguito la mia proposta in merito:
"Art. 63. Tasse automobilistiche per particolari categorie di veicoli
1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine viene predisposto, per gli autoveicoli dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), per i motoveicoli anche dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli. di interesse storico e collezionistico, ai sensi dell'articolo 60 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, dell'articolo 215 del Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, e successive modificazioni, e del Decreto 17 dicembre 2009 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e successive modificazioni.
2. L'esenzione di cui al comma 1 è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:
a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;
b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;
c) i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.
3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente.
4. I veicoli di cui ai commi 1 e 2 al comma 1 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di lire 50.000 euro 25.82 per gli autoveicoli e di lire 20.000 euro 10.33 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in lire 100.000 euro 51.64 per gli autoveicoli ed in lire 50.000 euro 25.82 per i motoveicoli."
In questo modo usufruirebbero dei vantaggi fiscali solo i veicoli iscritti, non tutti a caso, ed a prescindere dai 30 anni, i quali a loro volta non sono garanzia di "storicità" come ben sappiamo.
Tutti pagherebbero sempre la tassa forfettaria, che è di valore davvero simbolico, quindi nulla a che vedere con le "botte" della tassa automobilistica, e senza più paranoie sul "pago non pago".
Oltre a tutto questo, sarebbero necessari altri due provvedimenti:
1 - Inasprimento dei requisiti previsti dal D.M. 17/12/2009, e responsabilità diretta dei Registri di cui all'Art. 60 del C.d.S., i quali dovrebbero provvedere, con cadenza biennale, al controllo del permanere dei requisiti.
2 - Effettiva applicazione del comma 8 dell'Art. 215 del Reg. di Att., il quale riporto di seguito:
"8. Le tariffe per l'iscrizione e la cancellazione dai registri di cui al comma 1, nonché le certificazioni rilasciate dagli stessi, sono stabilite periodicamente dal ministro dei Trasporti e della Navigazione di concerto con il ministro del Tesoro, sentito il il ministro delle Finanze."
In modo da "mantenere un freno" all'eventuale aumento dei costi applicabili dai Registri previsti dall'Art. 60 del C.d.S.
Amici, cosa ne pensate della mia proposta?
L'emendamento per il D.d.L. potrebbe essere il seguente:
"1. Il comma 17 dell'articolo 30 è sostituito dal seguente:
""L'articolo 63 della Legge 21 novembre 2000, n. 342 è sostituito dal seguente:
"""Art. 63. Tasse automobilistiche per particolari categorie di veicoli
1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli di interesse storico e collezionistico, ai sensi dell'articolo 60 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, dell'articolo 215 del Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, e successive modificazioni, e del Decreto 17 dicembre 2009 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e successive modificazioni.
2. I veicoli di cui al comma 1 sono assoggettati ad una tassa forfettaria annua di euro 25.82 per gli autoveicoli e di euro 10.33 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in euro 51.64 per gli autoveicoli ed in euro 25.82 per i motoveicoli.""" ""
2. Il comma 28 dell'Art. 44 è abrogato."
PS:
- Il riferimento al Reg. di Att. è fondamentale siccome tratta dei 20 anni minimi dalla costruzione, così come quello al D.M. 17/12/2009 in chiaro riferimento al CRS (fine dell'ADS).
- Il comma 2 serve perché hanno inserito la medesima modifica, invertendo solo le parole, in due articoli diversi del D.d.L.
PPS:
Questa modifica metterebbe d'accordo tanti, sia lo Stato, che le Regioni, che i Registri, ed anche la maggioranza di noi appassionati, dei quali i "bollaroli" (cit. amico Nigel) non fanno di certo parte.