Autore Topic: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...  (Letto 119033 volte)

Offline Frosty the snowman

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #255 il: 20 Ottobre 2014, 10:50:30 »


Credo che, nonstante tutte le divisioni esistenti tra i proprietari di auto storiche, la legge 342/2000, pur con i suoi limiti, sia una conquista importante per tutta la categoria

per me assolutamente no. La legge 342 del 2000 introduce una tassa di circolazione per i veicoli storici che prima non c'era. Tutto fuorchè una conquista...
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline Contecassius

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #256 il: 20 Ottobre 2014, 11:18:28 »
Si, questo è un ragionamento che potrebbe avere senso, e a rigor di logica sarebbe uno dei primi a venire in mente.
Vero anche che le linee generali della FIVA parlano di storicità a 30 anni.
Faccio alcune obiezioni, all'estero, il bollo (inteso come tassa di possesso, cosa PER ME abominevole) non esiste o esiste in misura molto molto ridotta, quindi se io decido di conservare una vettura di (esempio) 19 o 23 anni, fino ai 30, non ho grandi oneri nel momento in cui la tengo ferma, e qui mi sa che ci troviamo d'accordo sulla difesa della normativa attuale (attuale spero anche nel futuro prossimo).
L'abrogazione della normativa attuale, comporta cambiamenti "solo" in ambito fiscale, l'art 60 CdS (e relativo regolamento attuativo e norme speciali) rimane in piedi e di conseguenza tutte le deroghe alla circolazione (luci, cinture, blocchi del traffico, ecc ecc), sul piano assicurativo idem, come ho già detto sopra le assicurazioni continueranno a fare quello che meglio credono, quindi nel caso in cui l'attuale disegno di legge non subisca variazioni, sostanzialmente la "storicità" rimane invariata, ma alcune (le under 30 ndr) pagano, le altre no, bel controsenso direi...
La lista chiusa, beh sembra la soluzione, invece a mio parere è solo una falsa soluzione con molti aspetti negativi, uno a mio parere (faccio un discorso appositamente anacronistico) che se si fosse fatta una lista 50 anni fa con i criteri che sento (generalmente mettiamo dentro i top di gamma o le versioni sportive e le altre fuori), dubito che a oggi potrei trovarmi in garage una Fulvia 1.2 ( visto che presumibilmente si sarebbero salvate solo le versioni HF, magari sbaglio).
Questo per dire che è sbagliato distinguere a livello formale quale (all'interno dello stesso intervallo di età) auto sia storica e quale meno, tanto se ci si preoccupa di questioni di prestigio del proprio veicolo, il mondo del collezionismo (e cioè la risultante delle valutazioni dei sui membri) sa perfettamente scindere il modello più prestigioso dal meno importante. Sul piano assicurativo idem, i "furbetti" che usufruiscono di polizze a tariffe agevolate per "andare a caricare la frutta al mercato" forse non sanno che sulla maggior parte delle polizze esistono clausole di "utilizzo moderato o ludico e in ogni caso non professionale del veicolo" e nel momento di sinistro l'assicurazione le fa valere.
Sul piano fiscale, beh il mio pensiero è fortemente contrario a qualsiasi tassazioni sul patrimonio quindi...

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #257 il: 20 Ottobre 2014, 11:40:13 »
Attenzione, la L. 342/2000 non tratta di veicoli "di interesse storico e collezionistico", come l'Art. 60 del C.d.S., bensì di veicoli di "particolare interesse storico e collezionistico", andandoli poi a definire, ed incaricando l'ASI e la FMI di redigere apposita determinazione annuale, ove la FMI ha sempre ottemperato, al contrario dell'ASI (parola della Cassazione, non mia).

Dunque, a mio avviso, la soluzione è più semplice di quello che possa sembrare, di seguito la mia proposta in merito:

"Art. 63. Tasse automobilistiche per particolari categorie di veicoli

1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine viene predisposto, per gli autoveicoli dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), per i motoveicoli anche dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli. di interesse storico e collezionistico, ai sensi dell'articolo 60 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, dell'articolo 215 del Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, e successive modificazioni, e del Decreto 17 dicembre 2009 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e successive modificazioni.

2. L'esenzione di cui al comma 1 è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:

a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;

b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;

c) i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.

3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente.


4. I veicoli di cui ai commi 1 e 2 al comma 1 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di lire 50.000 euro 25.82 per gli autoveicoli e di lire 20.000 euro 10.33 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in lire 100.000 euro 51.64 per gli autoveicoli ed in lire 50.000 euro 25.82 per i motoveicoli."


In questo modo usufruirebbero dei vantaggi fiscali solo i veicoli iscritti, non tutti a caso, ed a prescindere dai 30 anni, i quali a loro volta non sono garanzia di "storicità" come ben sappiamo.
Tutti pagherebbero sempre la tassa forfettaria, che è di valore davvero simbolico, quindi nulla a che vedere con le "botte" della tassa automobilistica, e senza più paranoie sul "pago non pago".

Oltre a tutto questo, sarebbero necessari altri due provvedimenti:

1 - Inasprimento dei requisiti previsti dal D.M. 17/12/2009, e responsabilità diretta dei Registri di cui all'Art. 60 del C.d.S., i quali dovrebbero provvedere, con cadenza biennale, al controllo del permanere dei requisiti.
2 - Effettiva applicazione del comma 8 dell'Art. 215 del Reg. di Att., il quale riporto di seguito:

"8. Le tariffe per l'iscrizione e la cancellazione dai registri di cui al comma 1, nonché le certificazioni rilasciate dagli stessi, sono stabilite periodicamente dal ministro dei Trasporti e della Navigazione di concerto con il ministro del Tesoro, sentito il il ministro delle Finanze."

In modo da "mantenere un freno" all'eventuale aumento dei costi applicabili dai Registri previsti dall'Art. 60 del C.d.S.

Amici, cosa ne pensate della mia proposta?

L'emendamento per il D.d.L. potrebbe essere il seguente:

"1. Il comma 17 dell'articolo 30 è sostituito dal seguente:

""L'articolo 63 della Legge 21 novembre 2000, n. 342 è sostituito dal seguente:

"""Art. 63. Tasse automobilistiche per particolari categorie di veicoli

1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli di interesse storico e collezionistico, ai sensi dell'articolo 60 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, dell'articolo 215 del Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, e successive modificazioni, e del Decreto 17 dicembre 2009 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e successive modificazioni.

2. I veicoli di cui al comma 1 sono assoggettati ad una tassa forfettaria annua di euro 25.82 per gli autoveicoli e di euro 10.33 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in euro 51.64 per gli autoveicoli ed in euro 25.82 per i motoveicoli."""
""

2. Il comma 28 dell'Art. 44 è abrogato."

PS:

- Il riferimento al Reg. di Att. è fondamentale siccome tratta dei 20 anni minimi dalla costruzione, così come quello al D.M. 17/12/2009 in chiaro riferimento al CRS (fine dell'ADS).

- Il comma 2 serve perché hanno inserito la medesima modifica, invertendo solo le parole, in due articoli diversi del D.d.L.

PPS:

Questa modifica metterebbe d'accordo tanti, sia lo Stato, che le Regioni, che i Registri, ed anche la maggioranza di noi appassionati, dei quali i "bollaroli" (cit. amico Nigel) non fanno di certo parte.
« Ultima modifica: 20 Ottobre 2014, 12:14:47 da Sovrasterzo »

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #258 il: 20 Ottobre 2014, 21:11:32 »
E' un silenzio assenso...? :)

Offline orso

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #259 il: 20 Ottobre 2014, 22:07:01 »
E' un silenzio assenso...? :)
Affatto !   :)
Sono ammirato dalla tua lucida esposizione e dal lavoro encomiabile.   :D
Quello che mi lascia perplesso é la mole complessiva del testo che regola la materia,
come la quantità di regole e norme da inserire oggi per cancellare gli errori del passato.
Tanta ingerenza dello Stato nella vita dei cittadini non appartiene alle Nazioni giuridicamente avanzate.  :)
Buffo come qui ci chiamino sudditi, ma ci trattano da cittadini;   :)
in Italia siete cittadini trattati alla stregua degli schiavi!  :(
« Ultima modifica: 20 Ottobre 2014, 22:09:45 da orso »

Offline Contecassius

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #260 il: 20 Ottobre 2014, 22:13:54 »

Tanta ingerenza dello Stato nella vita dei cittadini non appartiene alle Nazioni giuridicamente avanzate.  :)
Buffo come qui ci chiamino sudditi, ma ci trattano da cittadini;   :)
in Italia siete cittadini trattati alla stregua degli schiavi!  :(


Mi inchino!

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #261 il: 20 Ottobre 2014, 23:24:59 »
Affatto !   :)
Sono ammirato dalla tua lucida esposizione e dal lavoro encomiabile.   :D
Grazie Orso! :)

Citazione
Quello che mi lascia perplesso é la mole complessiva del testo che regola la materia,
come la quantità di regole e norme da inserire oggi per cancellare gli errori del passato.
Tanta ingerenza dello Stato nella vita dei cittadini non appartiene alle Nazioni giuridicamente avanzate.  :)
Buffo come qui ci chiamino sudditi, ma ci trattano da cittadini;   :)
in Italia siete cittadini trattati alla stregua degli schiavi!  :(
Hai ragione, comunque sono convinto che la mole del tutto sia proprio finalizzata a scoraggiare iniziative come la mia, ovvero a far non capire le persone in primis.

Mi inchino!
Della proposta invece cosa mi dici? :)

Offline Contecassius

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #262 il: 20 Ottobre 2014, 23:56:40 »
Della proposta invece cosa mi dici? :)

In generale mi sembra molto positiva, molto positive le modifiche al comma 1, andare ad eliminare la differenza tra le under e le ultra 30 mi sembra doveroso, differenza che senza girar troppo intorno, al giorno d'oggi riguarda solamente l'aspetto fiscale, si andrebbe quindi a dare una definizione normativa (che scindo dalla definizione "dell'appassionato", per forza di cose soggettiva) finalmente univoca.
Affidare la certificazione all'ASI e FMI per le moto (senza dimenticare i registri di marca Fiat, Lancia, AR, che a differenza di "prima" si andrebbero ad aggiungere) è di nuovo positivo, un po' di concorrenza in più tra enti comunque specializzati, e aggiungo, checché se ne dica, l'ASI non iscrive qualsiasi scassone, auto respinte perché grandinate o simili, al club ne vedo.
Apprezzo la conversione delle lire in euro, cosa ovvia, non per legislatore ;)
Non mi trovi molto d'accordo invece sul bollo inteso come tassa di possesso, come ormai già detto, per quello che è il mio pensiero una qualsiasi tassa che va a colpire i beni (mobili o immobili che siano, e a prescindere dall'entità) è profondamente sbagliata e iniqua (sull'argomento potrei parlarne veramente a lungo, ma oltre ad andare OT entrerei in un argomento per ovvie ragioni vietato in qualsiasi forum).
Manterrei invece il bollo come tassa di circolazione nella misura indicata da te (e aggiungo a livello nazionale, pur rientrando nelle competenze legislative regionali le differenze in certi casi sono troppo esagerate, anche se per parlarne si dovrebbe prima modificare il 117 Cost), e piuttosto attuerei modifiche derogando (per i veicoli di interesse storico ovviamente) alle norme sull'esposizione del bollo e/o sui documenti obbligatori in caso di circolazione, aggiungendo la ricevuta di pagamento del bollo per l'anno in corso.
Ben conscio che questo comporterebbe un tasso maggiore di furbetti (nella stessa misura dei furbetti della non stipula di una RCA) e maggiori oneri di controllo da parte dello Stato (forse neanche esagerati se si considerano le ultime trovate per il controllo dei tagliandi assicurativi a distanza, cosa estendibile anche alla tassa di circolazione), ma ripeto, l'idea di dover pagare lo Stato, per poter tenere un bene, fermo, a casa mia, la ritengo molto limitativa della libertà individuale.

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #263 il: 21 Ottobre 2014, 09:16:48 »
In generale mi sembra molto positiva
Grazie  :)

Citazione
è di nuovo positivo, un po' di concorrenza in più tra enti comunque specializzati
Sicuramente.

Citazione
e aggiungo, checché se ne dica, l'ASI non iscrive qualsiasi scassone, auto respinte perché grandinate o simili, al club ne vedo.
In linea generale assolutamente si, però, purtroppo, esistono le eccezioni, e come ben sappiamo queste fanno sempre più notizia.

Citazione
Non mi trovi molto d'accordo invece sul bollo inteso come tassa di possesso, come ormai già detto, per quello che è il mio pensiero una qualsiasi tassa che va a colpire i beni (mobili o immobili che siano, e a prescindere dall'entità) è profondamente sbagliata e iniqua (sull'argomento potrei parlarne veramente a lungo, ma oltre ad andare OT entrerei in un argomento per ovvie ragioni vietato in qualsiasi forum).
Come precetto concordo anch'io, ma dobbiamo pensare ad una norma la quale abbracci il maggior consenso politico possibile:

il D.d.L. prevede l'abrogazione in oggetto per dare un "contentino" alle Regioni, le quali vengono a dir poco "colpite ed affondate" con tutte le modifiche previste, dunque qualcosa a loro bisogna far arrivare. Per questo motivo, ritengo più costruttivo far si che si paghi poco per tutti, piuttosto che molto per pochi, siccome dubito fortemente che qualcuno potrà demolire un autoveicolo per 25.82€ annuali, mentre al contrario non ho dubbi che gran parte del patrimonio storico delle auto anni '90 finirebbe dritto agli sfascia carrozze o all'estero (tenendo conto del recente inasprimento normativo inerente alla radiazione estera) con l'approvazione della modifica proposta dal Governo.

Dunque, basandomi su questo recente documento dell'ASI, i veicoli interessati sono 375000, i quali moltiplicati per 25.82 € produrrebbero circa 10 milioni di €/anno, contro i circa 7,5 milioni di €/anno dei veicoli i quali, si stima, rimarrebbero in Italia o, comunque, non verrebbero demoliti, ovvero circa 50000, siccome la stima di 375000 veicoli moltiplicata per circa 150 € medi l'uno, la quale produrrebbe circa 56 milioni di €/anno è, senza dubbio, fuori da ogni logica.

Il super bollo non ha insegnato davvero nulla, ove ha causato e causa (e causerà...), una perdita generale di quasi 200 milioni di €, tra radiazioni per esportazione, demolizioni, mancati acquisti, ecc.

Con la proposta in oggetto lo Stato farebbe il "contentino alle Regioni", ricavando circa 2,5 milioni di € in più di quanto possibile con tale modifica, salvaguardando il patrimonio motoristico storico il quale altrimenti andrebbe perso per sempre, e mettendo fuori gioco i "bollaroli".

Citazione
Manterrei invece il bollo come tassa di circolazione nella misura indicata da te (e aggiungo a livello nazionale, pur rientrando nelle competenze legislative regionali le differenze in certi casi sono troppo esagerate, anche se per parlarne si dovrebbe prima modificare il 117 Cost)
Capisco, ma come da te sottolineato, ogni Regione ha autonomia sul proprio territorio su tale materia, e come ben sai una modifica costituzionale richiede un iter ed un consenso tali i quali vanno ben oltre la modifica di due commi di un D.d.L.; ma nonostante tutto abbraccio la tua idea, siccome differenze territoriali così marcate non possono far altro che generare disequilibri, pvvero risultare essere deleteri.

Citazione
e piuttosto attuerei modifiche derogando (per i veicoli di interesse storico ovviamente) alle norme sull'esposizione del bollo e/o sui documenti obbligatori in caso di circolazione, aggiungendo la ricevuta di pagamento del bollo per l'anno in corso.
Sono già derogati, ho illustrato la normativa di riferimento in altro topic, il quale posto di seguito:

tassa di circolazione e passaggio

Purtroppo il grande errore fu promulgare la 449/97 senza prevedere tramite essa l'effettiva modifica dell'Art. 181 del C.d.S., il quale nonostante sia tutt'ora in vigore, non recita la modifica subita.

Citazione
Ben conscio che questo comporterebbe un tasso maggiore di furbetti (nella stessa misura dei furbetti della non stipula di una RCA)
Sulla RCA tra circa un paio di mesi il problema sarà risolto, siccome verrà definitivamente abrogato il contrassegno assicurativo da esporre, venendo attuato il registro elettronico condiviso tra l'IVASS ed il Ministero dei Trasporti (tramite le varie UMC).

Citazione
e maggiori oneri di controllo da parte dello Stato (forse neanche esagerati se si considerano le ultime trovate per il controllo dei tagliandi assicurativi a distanza, cosa estendibile anche alla tassa di circolazione)
Il controllo elettronico della copertura RCA è un'attuazione di una norma di circa tre anni fa, contenuta nell'Art. 193 del C.d.S., entrata in vigore il 1/1/2012 (a livello normativo). Volerlo estendere alla tassa automobilistica è senz'altro costruttivo, ai fini degli accertamenti, ma serve la collaborazione, concreta, delle Regioni e delle Province autonome, il che è a dir poco "problematico".

Citazione
ma ripeto, l'idea di dover pagare lo Stato, per poter tenere un bene, fermo, a casa mia, la ritengo molto limitativa della libertà individuale.
Non vi è dubbio, ma la situazione attuale permette, forse, di salvare il salvabile.

Offline Contecassius

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #264 il: 21 Ottobre 2014, 10:20:43 »
Allora, dovendo (e in effetti vista la recente situazione è quello che si dovrebbe fare) parlare di una soluzione nel previssimo periodo, e dovendo scegliere tra una tassa forfettaria per tutti e l'abrogazione dell'esenzione per le under 30 sceglio senz'altro la prima e appoggerei (con molta fatica) la tassa di possesso forfettaria per tutte.
Ragionando sul lungo periodo (considerando i numerosissimi errori di carattere sistematico e non semplici patologie isolate sel nostro sistema Stato), farei una scelta nel senso che ho già indicato, scelta che comporta numerose difficoltà, quelle elencate da te sono sacrosante, ma che trovo decisamente più equa (anzi il bollo come tassa di circolazione lo vedrei benissimo esteso a tutti i veicoli, estendendo a questo punto il controllo elettronico anche alle tasse automobilistiche), al punto che si aprirebbero (anzi, continuerebbero) infinite discussioni sul quantum della tassa, ma restando sul livello del tipo di tassa avrebbe sen'altro molto più senso, infondo le tasse di proprietà (che siano sul veicolo piuttosto che sugli immobili), vanno di moda perchè è facilissima la loro escussione

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #265 il: 21 Ottobre 2014, 10:26:05 »
Capisco, oppure sarebbe (sempre in merito al lungo periodo, siccome sul breve periodo bisogna salvare il salvabile prima che verrà approvato il D.d.L.) efficiente la diluizione della tassa a automobilistica nelle accise dei carburanti, siccome in quel caso, senza dubbio, pagherebbe solo chi circola davvero , ma si apre la questione del "caro carburanti" il quale è già, senza dubbio, alle stelle.

Offline nigel68

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #266 il: 21 Ottobre 2014, 10:40:59 »
La soluzione per il bollo è solamente una: ABOLIRLO DEL TUTTO. L'esempio ce l'abbiamo ai confini e si chiama Francia. Recupero tramite una accisa del carburante, ovviamente dopo aver presentato alla Corte di Giustizia Europea una querela per truffa da parte dello Stato Italiano nei confronti di 30.000.000 di automobilisti per le accise demenziali ancora in vigore e la loro ABOLIZIONE TOTALE.

Con l'aggiustamento del tiro e la benzina a 1,10 euro e gasolio a 1,15 (*) ci sarebbe copertura per tutto, tranne ovviamente per i milioni di parassiti che si ingrassano con le accise del Vajont o con buona pace dell'anima sua, di quelle per combattere il negus neghesti Hailé Selassié...

Parliamo di mediazione, di compromesso, ma con quale faccia guardiamo in un dibattito istituzionale un esponente del Governo che fa finta di non sapere che LA MISSIONE IN LIBANO E' FINITA e amenità del genere? Perchè non ci mostrano i capitoli di bilancio dello stato dove confluiscono tali accise-furto?


(*) il gasolio ha un costo industriale più elevato, per i trasportatori ci sarebbe comunque il recupero delle accise come in Francia e resto d'Europa
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline Contecassius

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #267 il: 21 Ottobre 2014, 11:01:49 »
Capisco, oppure sarebbe (sempre in merito al lungo periodo, siccome sul breve periodo bisogna salvare il salvabile prima che verrà approvato il D.d.L.) efficiente la diluizione della tassa a automobilistica nelle accise dei carburanti, siccome in quel caso, senza dubbio, pagherebbe solo chi circola davvero , ma si apre la questione del "caro carburanti" il quale è già, senza dubbio, alle stelle.
Assolutamente, quella sarebbe la soluzione ancora più ragionevole

La soluzione per il bollo è solamente una: ABOLIRLO DEL TUTTO. L'esempio ce l'abbiamo ai confini e si chiama Francia. Recupero tramite una accisa del carburante, ovviamente dopo aver presentato alla Corte di Giustizia Europea una querela per truffa da parte dello Stato Italiano nei confronti di 30.000.000 di automobilisti per le accise demenziali ancora in vigore e la loro ABOLIZIONE TOTALE.

Con l'aggiustamento del tiro e la benzina a 1,10 euro e gasolio a 1,15 (*) ci sarebbe copertura per tutto, tranne ovviamente per i milioni di parassiti che si ingrassano con le accise del Vajont o con buona pace dell'anima sua, di quelle per combattere il negus neghesti Hailé Selassié...

Parliamo di mediazione, di compromesso, ma con quale faccia guardiamo in un dibattito istituzionale un esponente del Governo che fa finta di non sapere che LA MISSIONE IN LIBANO E' FINITA e amenità del genere? Perchè non ci mostrano i capitoli di bilancio dello stato dove confluiscono tali accise-furto?


(*) il gasolio ha un costo industriale più elevato, per i trasportatori ci sarebbe comunque il recupero delle accise come in Francia e resto d'Europa

Per ogni punto, stra stra stra quoto

Offline Sovrasterzo

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #268 il: 21 Ottobre 2014, 11:32:09 »
La soluzione per il bollo è solamente una: ABOLIRLO DEL TUTTO.
Sai che siamo tutti d'accordo qui, ma il D.d.L. è quello che è, e se non si produrrà un'alternativa la quale potranno prendere in considerazione il risultato sarà quello noto, seppur noi resteremmo con le nostre, seppur sacrosante, ragioni.

Dunque, cosa ne pensi della mia proposta normativa in senso stretto?

Offline Francesco81

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Re: STORICA:passiamo dai 20 ai 25 anni...
« Risposta #269 il: 21 Ottobre 2014, 12:14:00 »
Sovrasterzo tu hai scritto ottime cose e la tua proposta la condividerei in toto, il problema è che abbiamo un governo di cialtroni ed accattoni, che produce interventi legislativi di una qualità redazionale immonda: prova ne è il fatto che si sono semplicemente (e con molta sciattoneria) limitati a scrivere un rigo per cassare i due commi che toglievano gli introiti dei bolli di quella fascia di auto alle regioni.
Questi suggerimenti scritti in maniera così accorta e meticolosa, con attenzioni alle ripercussioni regionali e a quelle sulla disciplina transitoria esulano completamente dal modo raffazzonato di agire del nostro legislatore.
In parole povere è come dare le perle ai porci, quì abbiamo a che fare con dei caproni ignoranti che non sanno da dove cavar fuori altri denari dalle tasche dei contribuenti e se ne inventano ogni giorno una nuova non badando non solo allo stile del provvedimento ma neanche alle reali conseguenze di quello che propongono.
La conclusione secondo me è che possiamo solo sperare che questo articolo maledetto venga stralciato dall'esame del parlamento...
Se passerà invece questo abominio, io prenderò le mie due auto d'interesse storico-collezionistico, le smonterò a pezzo a pezzo e le venderò per ricambi, e dopo rottamerò il telaio, dato che a costo pieno mantengo già la Smart per usare tutti i giorni, non potendo permettermi di mantenere 3 auto senza le agevolazioni che concedeva la 342/2000.

 

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