Non può assolutamente circolare con targa francese,
bisogna "italianizzare" il mezzo.
Quindi le cose che ci vogliono sarebbero :
- atto vi vendita francese e traduzione giurata dello stesso
- Carte Grise (se c'è) e traduzione giurata della carte grise
- CT valido almeno per piu' di 6 mesi
- se non ha il Controle Tecnique (CT) valido ancora per piu' di 6 mesi, cioè la nostra revisione in poche parole,
deve superare il collaudo in Motorizzazione.
- scheda tecnica rilasciata dalla Citroen Italia
- poi versamenti vari, ecc.
Se non c'è la Carte Grise e il CT Valido,
preparatevi ad una smaronata extra large.
Se così fosse, fate prima ad andare in Francia a cercarvene una decente con CG e CT valido.
Come detto giustamente da ITRAEL non potete usufruire di assicurazione storica, perchè è per uso professionale.
Anche per il bollo ridotto , direi che l'Agenzia delle Entrate, avrebbe qualcosa da recriminare sicuramente.
Dal mio punto di vista, come attività economica, se volete fare le cose in regola, non rietrerete mai nelle spese,
anche perchè di auto d'epoca per matrimoni ce ne sono in giro un'esagerazione.
Era un'idea forse decentemente valida 20 anni fa.
Il mitico Ragioniere disapproverebbe con un altisonante: "Per me è una boiata pazzesca!"
Anche l'ultima carrozzeria di qualche landa desolata,
ha nel buio del proprio capannone,
una Traction Avant, un Maggiolone cabrio, una Fiat 1100 BL, ecc., in attesa ad essere presa a manciate di riso!
Potreste fare tutto anche umma umma, ma se poi la macchina si guasta nel mezzo della cerimonia? Ci vuole un mezzo all'altezza della situazione di scorta.
Oppure peggio,
un avvocato che portate a sposarsi, si chiude un dito nello sportello
e non risultate come attività regolare
. Mah!
La cosa è fattibile solo se è tutto fatto all'insegna del "voglio provare solo per divertirmi e fa niente se ci rimetto soldi".