Stagione di uscite e voglia di aggiornare il look, dare una spinta al mercato cambiando cerchi e gomme e....
STOP!
Misura pneumatici desiderata non presente a libretto...
Due dettagli:
-Triumph del 76 (ditta ormai fallita=nessun certificato dal costruttore)
-cerchi omologati 4.5x13
-cerchi desiderati 5.5x13
-non posso fare affidamento su NAD e decreto uscito su modifiche pneumatici perche' si basa solo su modelli contemporanei non disponibili per le storiche
CHE FARE?
-telefono in motorizzazione e i primo impiegato mi dice che la variazione e' minima e che sicuramente una strada si trova, mi mette in contatto con l'ing. che invece abbastanza scaxxato in quanto chiamato prima di uscire dall'ufficio(h.11.30 del mattino) mi risponde secco che e' una storia lunga e che non si puo' ma che posso provare a chiedere ai club...
Che risposta e' secondo voi? Si puo' o non si puo'?
Quante ruote devo oliare per fare quello che in Inghilterra e America fanno semplicemente ordinando i cerchi e montandoli?
A qualcuno di voi e' successo? Che rischi corro con cerchi da 5.5 invece che 4.5 e pneumatici di conseguenza non a libretto (e qui son caxxi perche' si vede la misura)
Come sempre grazie e scusate se son sempre a chiedere, spero una volta chiarita anche questa di poter postare almeno qualche foto della piccolina in livrea da estate!
Senza il nulla osta della casa costruttrice nessuna UMC procederà all'aggiornamento della carta di circolazione. Esiste, molto teoricamente ("sulla carta"), la via dell'ingegnere incaricato ad hoc, il quale produca calcoli/verifiche/annessi per richiedere la modifica in oggetto, dimostrando in particolare l'impossibilità inerente alla scomparsa della casa costruttrice, ma le possibilità reali sono praticamente nulle.
L'unica via concreta, non essendo de facto applicabile il NAD (ndr: metodo tramite il quale perderesti evidentemente l'originalità del veicolo, a meno di adottare cerchi, seppur di misura diversa, in dotazione al modello all'epoca), è la radiazione per esportazione estera in Germania, con conseguente immatricolazione tedesca, applicazione delle modifiche in oggetto e certificate dal TÜV (ente privato, ma riconosciuto dallo Stato tedesco per quanto esposto), per poi farsi rilasciare i dati tecnici dalla motorizzazione tedesca (Landratsamt) con i relativi documenti (Technische Daten, Teil 1, Teil 2) per poi infine procedere alla reimmatricolazione italiana, ove l'UMC farà riferimento meramente ai dati riportati nei documenti tedeschi prodotti con traduzione giurata (ndr: l'UMC è tenuto a riconoscerli essendo il veicolo proveniente da Paese UE, ma anche da Paesi extra UE l'iter è potenzialmente possibile, seppur nettamente più complesso ed impervio, oltre al fatto che non esiste una situazione come quella tedesca in UE), rilasciando nuove targhe e relativa carta di circolazione (si, perderai comunque le targhe originali al momento della radiazione per esportazione, non c'è alternativa su questo, sempre che tu già non abbia un veicolo già reimmatricolato in passato, dunque il problema non si ponga a priori). È un giro antieconomico, folle, assurdo, ecc., ma è l'unico davvero, tanto giuridicamente quanto pragmaticamente, efficace (ndr: tralasciando il caso specifico Triumph, non credere che le case costruttrici rilascino nulla osta a cuor leggero, perché è sempre un'incognita dietro l'altra a prescindere anche in quel caso, oltre al fatto che non raramente si sono visti UMC rifiutare pure i nulla osta).
Non troverai nessuna via legale in Italia, fattibile, per fare altrimenti, è una questione vecchia di decine e decine di anni, oltre al fatto che, in qualunque UMC, molto raramente rileverai una situazione diversa da quella prospettate da Nigel.
In bocca al lupo