Autore Topic: 7 il numero perfetto.  (Letto 24799 volte)

Offline t.bird

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7 il numero perfetto.
« il: 09 Gennaio 2013, 19:35:00 »
Dopo la fortunata serie E32, nel 1994 venne lanciato il nuovo modello della Serie 7, denominato E38, che pur essendo un'evoluzione delle linee, nasceva su un pianale inedito.
 La carrozzeria era come sempre berlina a tre volumi e 4 porte, ma poteva essere scelta a passo normale o a passo lungo. In quest'ultimo caso, la denominazione del modello recava anche una L.
Stilisticamente la Serie 7 non si discostava moltissimo dalla precedente serie. Gli elementi salienti sono i gruppi ottici, sia anteriori che posteriori: i primi erano come sempre sdoppiati, ma questa volta anche carenati,  i gruppi ottici posteriori, invece, sono meno spigolosi e più arrotondati.
 La E38 aveva un design classico, un interno principesco con profusione di pelle, legni pregiati e materiali ricercati. La plancia orientata verso il guidatore, era caratterizzata da un nobilissimo PVC ad effetto pelle, in cui erano incastonate listelle di radica dallo spessore e dalla lavorazione notevoli. Su questo modello, fecero la prima comparsa accessori come il navigatore satellitare, proposto come optional a ben otto milioni di lire, la TV, lo sterzo multifunzione, o ancora il baule con chiusura elettrica, e il soft close per le porte, oltre ai cristalli laterali antintrusione che garantivano un isolamento con l'esterno ai massimi livelli.
 Al momento del lancio, nell'estate del 1994, la E38 venne proposta nelle configurazioni 730i e 740i, mosse rispettivamente dai V8 2997 cm³ e 3982 cm³ da 218 e 286cv, con distribuzione bialbero 32 valvole e variatore di fase VANOS. La prima era dotata di serie di un cambio manuale a cinque marce con la quinta in presa diretta, mentre la seconda disponeva di un sei marce derivato da quello della Serie 8,ovviamente era disponibile anche l'innovativo cambio automatico con sistema elettronico intuitivo.


t.bird
« Ultima modifica: 09 Gennaio 2013, 19:40:26 da t.bird »
volere è potere e l'acqua comunque va alla scesa.
se da dietro mi lampeggi,
io penso che saluti,
se mi vuoi superare una gara devi fare
se riesci nell'intento,è giunto il tuo momento
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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #1 il: 09 Gennaio 2013, 20:35:57 »
to be continued... ;D ;D ;D ;D
“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. "

Offline stefandan

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #2 il: 09 Gennaio 2013, 20:51:50 »
Sarà che non ho mai amato le grosse berline,ma in particolare la Serie 7 non mi è mai piaciuta sin dagli albori.
La mia scuderia

Offline svevo

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #3 il: 09 Gennaio 2013, 21:09:02 »
Dopo la fortunata serie E32, nel 1994 venne lanciato il nuovo modello della Serie 7, denominato E38, che pur essendo un'evoluzione delle linee, nasceva su un pianale inedito.
 La carrozzeria era come sempre berlina a tre volumi e 4 porte, ma poteva essere scelta a passo normale o a passo lungo. In quest'ultimo caso, la denominazione del modello recava anche una L.
Stilisticamente la Serie 7 non si discostava moltissimo dalla precedente serie. Gli elementi salienti sono i gruppi ottici, sia anteriori che posteriori: i primi erano come sempre sdoppiati, ma questa volta anche carenati,  i gruppi ottici posteriori, invece, sono meno spigolosi e più arrotondati.
 La E38 aveva un design classico, un interno principesco con profusione di pelle, legni pregiati e materiali ricercati. La plancia orientata verso il guidatore, era caratterizzata da un nobilissimo PVC ad effetto pelle, in cui erano incastonate listelle di radica dallo spessore e dalla lavorazione notevoli. Su questo modello, fecero la prima comparsa accessori come il navigatore satellitare, proposto come optional a ben otto milioni di lire, la TV, lo sterzo multifunzione, o ancora il baule con chiusura elettrica, e il soft close per le porte, oltre ai cristalli laterali antintrusione che garantivano un isolamento con l'esterno ai massimi livelli.
 Al momento del lancio, nell'estate del 1994, la E38 venne proposta nelle configurazioni 730i e 740i, mosse rispettivamente dai V8 2997 cm³ e 3982 cm³ da 218 e 286cv, con distribuzione bialbero 32 valvole e variatore di fase VANOS. La prima era dotata di serie di un cambio manuale a cinque marce con la quinta in presa diretta, mentre la seconda disponeva di un sei marce derivato da quello della Serie 8,ovviamente era disponibile anche l'innovativo cambio automatico con sistema elettronico intuitivo.


t.bird
Saranno stupende,magnifiche,imparagonabili,eccezzionali,elegantissime,silenziosissime,potentissime,ma...Poco storiche!...Scusami Corrado...ma ti preferisco di gran lunga quando scrivi della DS.Personalmente la penso così,e ciò che penso dico,lo sai già!..... ;) ;) :) :)Sia chiaro;non voglio creare polemiche,è solo un mio giudizio e rispetto assolutamente le opinioni di tutti.

Offline t.bird

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #4 il: 09 Gennaio 2013, 21:17:36 »
Sarà che non ho mai amato le grosse berline,ma in particolare la Serie 7 non mi è mai piaciuta sin dagli albori.
...certamente se non piacciono le ammiraglie la 7 quando debutto nel 1977 introdusse una linea fuori dagli schemi, sempre una linea classica ma innovativa...dal carattere di tutte le bavaresi che l'hanno preceduta.
Personalmente per mio concetto invece penso che prima di tutto una grossa berlina, poi una filante coupè e infine una spensierata convertible...
La bavarese si contrappose alle altre ammiraglie sfoderando e introducendo la sportività nel segmento più alto, d'altronde non poteva fare altrimenti per fare breccia ,la sua  diretta  antagonisata ,  la serie S  molto conosciuta e apprezzata per le sue doti di lusso e longevità, aveva veramente poche rivali.
Sicuramente 35 anni fà la signora battente bandiera bavarese postò la sua prima pietra nel monto delle grandi ammiraglie. Ebbe già da subito il consenso del pubblico e i suoi sei cilindri in linea erano all'altezza e i clienti furono molto entusiasti delle prestazioni.Unico neo ... visto la potenza e l'erogazione dei motori si doveva guidare con prudenza se non si era dei provetti piloti.
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« Ultima modifica: 09 Gennaio 2013, 21:33:53 da t.bird »
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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #5 il: 09 Gennaio 2013, 21:23:58 »
Saranno stupende,magnifiche,imparagonabili,eccezzionali,elegantissime,silenziosissime,potentissime,ma...Poco storiche!...Scusami Corrado...ma ti preferisco di gran lunga quando scrivi della DS.Personalmente la penso così,e ciò che penso dico,lo sai già!..... ;) ;) :) :)Sia chiaro;non voglio creare polemiche,è solo un mio giudizio e rispetto assolutamente le opinioni di tutti.
certo, niente affatto polemico e mi trovi anche concorde non si può parlare di storica, magari una guasi istant classic... e d'altronde non è ancora ventenne...ma ormai già maggiorenne.
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Offline svevo

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #6 il: 09 Gennaio 2013, 21:28:48 »
certo, niente affatto polemico e mi trovi anche concorde non si può parlare di storica, magari una guasi istant classic... e d'altronde non è ancora ventenne...ma ormai già maggiorenne.
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Siamo sempre in sintonia... ;D ;D ;D :D :D :D

Offline t.bird

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #7 il: 09 Gennaio 2013, 21:41:31 »
 ;)
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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #8 il: 09 Gennaio 2013, 21:56:55 »
certo, niente affatto polemico e mi trovi anche concorde non si può parlare di storica, magari una guasi istant classic... e d'altronde non è ancora ventenne...ma ormai già maggiorenne.
t.bird

Io credo che il tempo passi e anche se nel nostro immaginario un'auto del '93 rimarrà sempre "attuale" rispetto ad una del '73 prima o poi dovremmo accetarne la sua storicità. Lo dico perchè mi è capitato di sentire, durante i raduni a cui ho partecipato, commenti che ritenevano la mia 75 poco "azzeccata" con un raduno di auto storiche, e credo che il motivo sia il medesimo di quanto espresso poc'anzi ;) 
“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. "

Offline t.bird

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #9 il: 09 Gennaio 2013, 22:21:25 »
Io credo che il tempo passi e anche se nel nostro immaginario un'auto del '93 rimarrà sempre "attuale" rispetto ad una del '73 prima o poi dovremmo accetarne la sua storicità. Lo dico perchè mi è capitato di sentire, durante i raduni a cui ho partecipato, commenti che ritenevano la mia 75 poco "azzeccata" con un raduno di auto storiche, e credo che il motivo sia il medesimo di quanto espresso poc'anzi ;) 

parole ben dette, comunque anche se molti storceranno il naso...continuo con la bavarese,questa è un'auto che come la MB 220  mi ha conquistato con una sola differenza, la "220"mi ha fatto girare lo sguado e mi ha fatto sognare da piccolo, la "E38"da grande.
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Jagitalia

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #10 il: 09 Gennaio 2013, 22:30:53 »
mio padre ne ha avuta una, per l'esattezza la 725tds. Adesso è normale vedere una 730, ma all'epoca era una novità, data dall'abitudine tutta italiana riguardante le cilindrate rapportate al fisco. Mi colpi in particolare per la qualità veramente esasperata degli interni, uno stacco deciso su quello che c'era in circolazione, e - novità - era chiaramente percepibile (come sappiamo l'individuazione della differenza fra qualità reale e qualità percepita, è nata in quegli anni)

Il pvc della plancia, se ricordi, oltre che nobile, era anche molto morbido ;)

dici bene, il navigatore fu proposto su questa 7 per prima, e non solo in ambito bmw, ma proprio nel mondo.. è stata la prima vettura a montarne uno.

Offline nigel68

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #11 il: 10 Gennaio 2013, 08:21:20 »
Nei primi anni che lavoravo in BMW (era il 1996 o giù di li) mi capitò di guidare un po' di tutto di questa serie: dalla 725 Tds (@Jagitalia, però manuale era un disastro: bruciava la frizione come fosse burro ed era un continuo cambiare marce, automatica sembrava una macchina di un altro pianeta !!) passando per la 728 (onesta) fino alla 750 che consegnammo "full full full" con TV e navigatore integrato con le mappe che però andavano aggiornate ogni anno e dovevi cambiare il cd. Ricordo già allora un'elettronica incredibilmente complessa e poco affidabile che consumava un sacco di corrente (non mi pare di fosse il CAN-BUS ma migliaia di fili singoli) e metteva le batterie a terra in un attimo. Con una 725 Tds restai senza gasolio con l'indicatore che segnava metà serbatoio (auto nuova di fabbrica). Quando uscì la 740 (la migliore secondo me) mi pare che il motore fosse addirittura già dotato di pompa dell'acqua elettrica, tanto per dire.
Le finiture erano ottime, ma non si discostavano di tanto dalla serie 5 E39, che per me rimane la migliore BMW mai prodotta. In effetti la sensazione a bordo della 7 per quel che mi ricordi, era quella di una 5 più grande, solo con le portiere più pesanti per via dei doppi vetri.
Penso sia stato quello il problema di tutte le serie 7: non erano sufficientemente diverse, non offrivano quel "quid" in più rispetto alle loro contemporanee serie 5 (anche quelle prima).. Ottime da guidare, soluzioni tecniche d'avanguardia come il cambio auto-adattativo ma rimasero sempre un gradino sotto alle Mercedes S.
Che in effetti venne copiata in molte soluzioni, compresi i doppi vetri che verso la fine della produzione però vennero tolti (sempre a memoria).
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Jagitalia

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #12 il: 10 Gennaio 2013, 08:59:02 »
Nei primi anni che lavoravo in BMW (era il 1996 o giù di li) mi capitò di guidare un po' di tutto di questa serie: dalla 725 Tds (@Jagitalia, però manuale era un disastro: bruciava la frizione come fosse burro ed era un continuo cambiare marce, automatica sembrava una macchina di un altro pianeta !!) passando per la 728 (onesta) fino alla 750 che consegnammo "full full full" con TV e navigatore integrato con le mappe che però andavano aggiornate ogni anno e dovevi cambiare il cd. Ricordo già allora un'elettronica incredibilmente complessa e poco affidabile che consumava un sacco di corrente (non mi pare di fosse il CAN-BUS ma migliaia di fili singoli) e metteva le batterie a terra in un attimo. Con una 725 Tds restai senza gasolio con l'indicatore che segnava metà serbatoio (auto nuova di fabbrica). Quando uscì la 740 (la migliore secondo me) mi pare che il motore fosse addirittura già dotato di pompa dell'acqua elettrica, tanto per dire.
Le finiture erano ottime, ma non si discostavano di tanto dalla serie 5 E39, che per me rimane la migliore BMW mai prodotta. In effetti la sensazione a bordo della 7 per quel che mi ricordi, era quella di una 5 più grande, solo con le portiere più pesanti per via dei doppi vetri.
Penso sia stato quello il problema di tutte le serie 7: non erano sufficientemente diverse, non offrivano quel "quid" in più rispetto alle loro contemporanee serie 5 (anche quelle prima).. Ottime da guidare, soluzioni tecniche d'avanguardia come il cambio auto-adattativo ma rimasero sempre un gradino sotto alle Mercedes S.
Che in effetti venne copiata in molte soluzioni, compresi i doppi vetri che verso la fine della produzione però vennero tolti (sempre a memoria).


ricordo infatti che quando la vendemmo a 50.000 km, c'era da sistemare il cambio..
anche io l'avrei presa automatica, tuttavia mi ricordo che si muoveva abbastanza bene nonostante i soli 143 cv (credo) e la mole..

per me, la 725tds era uno di quei "mostri della ragione" creati dalla nostra legislazione e dalla mentalità dell'epoca. Per mio padre salire su cilindrate più alte era un problema psicologico, dopo una vita passata a considerare solo massimo 2000cc a benzina e max 2500 diesel. E non era un problema di budget fra l'altro visto che oltre al navigatore mise una quantità di optional tale (sedili comfort compresi) da meritarsi un pernacchio da parte mia, che già allora volevo la XJ, che costava pure meno, ma aveva la colpa di essere una scandalosa 3200cc

fortunatamente noi non abbiamo avuto i problemi che citi, anzi, ci siamo trovati benissimo e la ricordiamo con tanta ammirazione ;)

Offline bimmer

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #13 il: 10 Gennaio 2013, 09:32:20 »
ricordo infatti che quando la vendemmo a 50.000 km, c'era da sistemare il cambio..
anche io l'avrei presa automatica, tuttavia mi ricordo che si muoveva abbastanza bene nonostante i soli 143 cv (credo) e la mole..

per me, la 725tds era uno di quei "mostri della ragione" creati dalla nostra legislazione e dalla mentalità dell'epoca. Per mio padre salire su cilindrate più alte era un problema psicologico, dopo una vita passata a considerare solo massimo 2000cc a benzina e max 2500 diesel. E non era un problema di budget fra l'altro visto che oltre al navigatore mise una quantità di optional tale (sedili comfort compresi) da meritarsi un pernacchio da parte mia, che già allora volevo la XJ, che costava pure meno, ma aveva la colpa di essere una scandalosa 3200cc

fortunatamente noi non abbiamo avuto i problemi che citi, anzi, ci siamo trovati benissimo e la ricordiamo con tanta ammirazione ;)


dici bene, il 25 tds aveva esattamente 143 cv e 6 cilindri in linea ovviamente. Oggi potrebbe apparire poco potente ma io ebbi lo stesso motore su due 325tds touring (E36) ed aveva delle prestazioni pazzesche, solo un pò vuoto sotto i 2000 giri, ma dopo ti attaccava letteralmente ai sedili, in totale comfort e con un sound del motore che ti faceva dimenticare che andava a gasolio.

In merito alla 7, appartiene ad un segmento di auto che non mi attira particolarmente, non ne comprerei mai una per me, ma resta una macchina molto affascinante, elegante e sportiva, come solo BMW sà fare.. ;)
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Z3   (<OO \(||][||)/ OO>)

E21     /OO==00==OO\



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Jagitalia

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Re: 7 il numero perfetto.
« Risposta #14 il: 10 Gennaio 2013, 10:09:08 »
vero vero ricordo il vuoto sotto i 2000 giri, e poi il calcio ;D

 

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