Mi era sfuggita questa discussione e vorrei portare la mia esperienza con le auto che ho avuto e che non ho più, Citroen ID20 Super 1969 e Fiat 500 C Belvedere 1954, e le auto che ho adesso, Panhard 24 CT 1967 e BMW Isetta 300 1959.
Citroen ID 20 Super: rumorosità notevole oltre i 100 km/h, forse legata anche al fatto che è un modello "povero", sulla Pallas il materiale fonoassorbente è presente in maggiore quantità ma il problema di base è che il motore è una, appena sospettabile, evoluzione di quello montato sulla Traction Avant e quindi le sue radici affondano nella metà degli anni '30, D'altra parte dopo il progetto e la realizzazione di quell'astronave che è stata la Citroen DS, non c'erano più soldi per il motore. L'intenzione era quella di produrre un 6 cilindri(poi montato sulla SM) e, se andiamo a guardare la crescita della cilindrata(1911, 1985,2175,2347) s'intuisce che si cercava di migliorare ma il problema era la base di partenza. Fortunatamente l'aerodinamica eccezionale aiutava, e parecchio.
Altro difetto, comune a qualunque versione( forse solo la cabrio ne è esente
), è il surriscaldamento dell'abitacolo. Purtroppo, per i motivi di cui sopra e per avere un'ottima aerodinamica, il motore è arretrato verso l'abitacolo al punto che la prima candela, delle 4 presenti, è sotto il cruscotto
La ruggine è un problema generale per la DS/ID ma io ho scoperto solo a posteriori, di essere stato molto fortunato perchè il mio esemplare era di produzione Belga dove venivano usati i migliori materiali e non ho mai avuto seri problemi.
Una caduta qualitativa verticale sulla DS/D(l'evoluzione della ID) si è avuta dopo il 1971 sino al termine della produzione(75) quando, per grossi problemi economici, hanno incominciato ad utilizzare lamierati provenienti dall' URSS, più sottili e scadenti.
Fiat 500 C Belvedere: Ho avuto anche la 500 e capisco perchè alla presentazione sia stata un fiasco. Devo ovviamente considerarla un'utilitaria e quindi non me la sento di associarmi al giudizio di Andrea che la definisce "un chiodo". Io l'ho usata come auto di tutti i giorni a Milano e gli unici problemi erano i freni e la tenuta di strada(pur avendo montato i pneumatici radiali della 2 CV), ma se la colloco nel periodo storico in cui è stata commercializzata, capisco il motivo del suo successo, superiore alla sorella berlina e trasformabile. Ai tempi ci stavano 4 adulti nell'abitacolo e 2 bimbi dietro il portellone(si fa per dire....
)
BMW Isetta 300: è un mezzo(non me la sento di chiamarla auto) da cartone animato più che da vita reale. Il motore è sottodimensionato rispetto ai, seppur pochi, 300 kg, è notevolmente rumorosa e ha un cambio da moto trasformato in comando manuale con i limiti che potete immaginare.
Panhard 24 CT:la rumorosità, che però in un'auto sportiva quale è, ci sta, e il fatto che devo staccare d'estate i tubi che portano aria calda dal motore.
Potrei sollevare la questione abitabilità posteriore(sul libretto di circolazione è riportato che i posti posteriori sono di ridotte dimensioni
) ma Panhard pensò anche alle famiglie e commercializzò la versione B (berlina) dove i posti posteriori erano 2 reali. Essendo una sportiva sullo stile Abarth o Gordini, uno che tiene famiglia non se la sarebbe comprata.