Avevo una Delta LX 1300 prima serie, del maggio 1982.
Tra i suoi pregi, oltre allo styling riuscito della carrozzeria e degli interni, annovero sicuramente l'alta qualità delle plastiche, molto morbide, e del panno cammello utilizzato per la selleria, purtroppo eccessivamente delicato e incapace di resistere integro allo sfregamento dei vestiti di pilota e passeggeri (infatti ho dovuto ricorrere a delle foderine su misura in ciniglia beige...).
Molto completa era la strumentazione, che comprendeva moltissime spie e anche il voltmetro, efficiente l'impianto di areazione, utili per la sicurezza il tergilavalunotto, i fendinebbia anteriori e i doppi retronebbia, lo specchietto regolabile dall'interno, le cinture di sicurezza automatiche per tutti i posti, e piacevoli alcune ricercatezze tipicamente Lancia come il volante regolabile, le doppie plafoniere posteriori, il cassetto portaoggetti illuminato, il check spie di controllo, l'orologio digitale con funzione di cronometro...
Tra i difetti, la rumorosità del motore, la ripresa lenta dalla marce alte, i consumi sempre piuttosto alti, lo sterzo pesantissimo in manovra e impreciso in velocità, il cambio legnoso con particolare impuntamento nell'inserimento della retromarcia, l'abitacolo poco spazioso, soprattutto posteriormente, il tetto basso (attenzione alle testate nell'uscire e nell'entrare in macchina), il ridotto angolo di apertura delle portiere (davvero fastidioso), la scarsa visibilità di tre quarti posteriore (io poi non avevo lo specchio destro).
Scomodissimi erano poi i pulsanti degli alzacristalli elettrici, collocati ai lati della leva del cambio, troppo in basso e introvabili al buio.
La mia Delta montava pneumatici misura 165/70 su cerchi in lega Cromodora da 13 pollici.