Autore Topic: LA MIA TRABANT P 601 S 1987  (Letto 17943 volte)

Offline Frosty the snowman

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #30 il: 29 Aprile 2010, 22:00:47 »
Per l'ASI vedi non ho alcun pregiudizio. Mi ha disturbato molto il fatto che per iscriverti all'ASI devi passare per forza da un club affiliato pagando praticamente due iscrizioni quando ne basterebbe (o ne dovrebbe bastare) solo una: o all'ASI o al club locale. Non mi è piaciuto l'aumento delle tariffe di iscrizione. Poi per il resto posso capire la funzione di questo organismo, ma come spesso accade in Italia, gli enti spesso e volentieri ti fanno quantomeno sorgere il dubbio che operino per se stessi e non per il cittadino in genere. Comunque non voglio aprire alcuna polemica. A fine maggio dovrei incontrare - spero - il titolare del clun di Venturina al quale mi sono iscritto (c'è un raduno organizzato dal club nelle mie zone) ed allora mi cosiglierò con lui. Oramai voglio sfruttare la vostra gentilezza chiedendovi se qualcuno di voi ha già chiesto l'omologazione e quanto costa... ;D

Vi ringrazio comunque per gli apprezzamenti sulla mia "macchinetta".... da quando mi sono iscritto mi sono sentito un po' la pecora nera in mezzo a tante nobili belle signore d'epoca blasonate e ricercate. La Trabant invece con il suo rappresentare l'auto del popolo per il popolo, tipica del socialismo reale, certo non può rivaleggiare in eleganza o ricercatezza con tante altre, però adesso mi sento meno pecora nera...  ::)

La Trabant è un automobile che storicamente rappresenta molto di più di tante auto più blasonate. Più di tante altre auto rappresenta, per motivi contingenti legati alla situazione politica ed economica del paese in cui era costruita, un modo di concepire l'automobile completamente diverso dall'attuale e anche da quello ad essa contemporaneo, pertanto non deve essere dimenticato. Un plauso perciò a chi conserva con passione tale testimonianza.
A proposito dell'ASI, purtroppo c'è ancora molta confusione su alcuni aspetti, primo fra tutti quello della qualità di socio. Tant'è che proprio sabato scorso, all'assemblea annuale, si è votata una modifica allo statuto che meglio chiarisce questo aspetto: i SOCI ASI sono soltanto i Club. I singoli appassionati sono TESSERATI ASI attraverso l'associazione al proprio Club. La differenza è sostanziale: i Club sono poco più di 260, i tesserati 150000 mila. In qualità di soci, i Club dialogano direttamente con l'ASI, e già gestire 260 interlocutori non è facile, figuriamoci 150000. Anche il discorso dell'aumento della quota di iscrizione è frutto di un malinteso: la quota di tesseramento ASI è invariata da quando è stato introdotto l'euro, ed è l'esatta trasposizione della vecchia quota in lire, senza neanche l'arrotondamento dei centesimi. Pertanto sono almeno dieci anni che la quota ASI non aumenta. Ciò che aumentano sono le quote dei Club. Un paio di anni fa l'ASI ha deciso che i propri Club federati dovessero avere una quota minima di tesseramento, questo sostanzialmente per evitare la "concorrenza" tra Club, che giocavano la carta della bassa quota di iscrizione per attirare il maggior numero di tesserati (alla maggior parte dei quali interessano soltanto le agevolazioni fiscali e assicurative). Questi club risultavano essere i più numerosi (e quindi i più "pesanti" in sede di consiglio dell'ASI) pur essendo i meno attivi dal punto di vista dell'attività di promozione storico-culturale, proprio perchè formati da soci ai quali fondamentalmente questo aspetto interessava poco. Ricordiamoci che l'ASI ha come scopo statutario la diffusione della cultura motoristica storica e la corretta conservazione del relativo patrimonio costituito dai mezzi storici, e non è una specie di associazione consumatori a tutela del singolo proprietario di auto storiche.
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline deltahf84

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #31 il: 29 Aprile 2010, 23:21:28 »
La Trabant è un automobile che storicamente rappresenta molto di più di tante auto più blasonate. Più di tante altre auto rappresenta, per motivi contingenti legati alla situazione politica ed economica del paese in cui era costruita, un modo di concepire l'automobile completamente diverso dall'attuale e anche da quello ad essa contemporaneo, pertanto non deve essere dimenticato. Un plauso perciò a chi conserva con passione tale testimonianza.
A proposito dell'ASI, purtroppo c'è ancora molta confusione su alcuni aspetti, primo fra tutti quello della qualità di socio. Tant'è che proprio sabato scorso, all'assemblea annuale, si è votata una modifica allo statuto che meglio chiarisce questo aspetto: i SOCI ASI sono soltanto i Club. I singoli appassionati sono TESSERATI ASI attraverso l'associazione al proprio Club. La differenza è sostanziale: i Club sono poco più di 260, i tesserati 150000 mila. In qualità di soci, i Club dialogano direttamente con l'ASI, e già gestire 260 interlocutori non è facile, figuriamoci 150000. Anche il discorso dell'aumento della quota di iscrizione è frutto di un malinteso: la quota di tesseramento ASI è invariata da quando è stato introdotto l'euro, ed è l'esatta trasposizione della vecchia quota in lire, senza neanche l'arrotondamento dei centesimi. Pertanto sono almeno dieci anni che la quota ASI non aumenta. Ciò che aumentano sono le quote dei Club. Un paio di anni fa l'ASI ha deciso che i propri Club federati dovessero avere una quota minima di tesseramento, questo sostanzialmente per evitare la "concorrenza" tra Club, che giocavano la carta della bassa quota di iscrizione per attirare il maggior numero di tesserati (alla maggior parte dei quali interessano soltanto le agevolazioni fiscali e assicurative). Questi club risultavano essere i più numerosi (e quindi i più "pesanti" in sede di consiglio dell'ASI) pur essendo i meno attivi dal punto di vista dell'attività di promozione storico-culturale, proprio perchè formati da soci ai quali fondamentalmente questo aspetto interessava poco. Ricordiamoci che l'ASI ha come scopo statutario la diffusione della cultura motoristica storica e la corretta conservazione del relativo patrimonio costituito dai mezzi storici, e non è una specie di associazione consumatori a tutela del singolo proprietario di auto storiche.

Intervento davvero magistrale,collega :D

Offline trabi

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #32 il: 02 Maggio 2010, 17:04:35 »
Alcune cose le condivido, altre un po' meno, comunque al di là di tutto, ho letto che bisogna inviare pezzi della tappezzeria ed è una cosa che proprio non mi va. Per il momento me la tengo così, poi in futuro vedremio se fare o meno questa omologazione (senza che si debba per questo sbranare la tappezzeria).

Alfetta*GTV-2000L

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #33 il: 02 Maggio 2010, 18:20:16 »
Alcune cose le condivido, altre un po' meno, comunque al di là di tutto, ho letto che bisogna inviare pezzi della tappezzeria ed è una cosa che proprio non mi va. Per il momento me la tengo così, poi in futuro vedremio se fare o meno questa omologazione (senza che si debba per questo sbranare la tappezzeria).

Mi sembra che un mio amico anni fa (E' commissario A.S.I. in Abruzzo) mi aveva parlato di questa cosa, tuttavia ne vogliono davvero poca, un frustolo o poco più prelevabile da sotto il sedile, dove ce n'è sempre d'avanzo, idem per la moquette, un quadratino prelevabile ad esempio dalla piega che và sotto il sedile posteriore e non crea certo problemi... del tutto indolore ed invisibile sta sicuro che non ti fanno fare un tassello nel centro del sedile del guidatore o al centro del pavimento... altrimenti non omologherebbe + nessuno, ti pare? E comunque mi pare giusto chiedano questo, perchè stilano un vero e proprio "Pedigree" della macchina, nei minimi dettagli, ed il tessuto usato viene esaminato per verificarne l'originalità e l'autenticità, e rimane in un loro dossier a testimonianza dell'autenticità del veicolo. ;) Io già da 2 anni sto rimandando questa omologazione per altri impegni che finora mi hanno impedito di farla, per giunta adesso sto valutando di lasciare l'A.S.I. per passare al R.I.A.R. che offre gli stessi vantaggi ed è specifico Alfa Romeo, e lì mi hanno detto che le omologazioni sono ancora più severe... vedremo se quest'anno A.S.I. o R.I.A.R. che sia riuscirò a fare stà benedetta omologazione, non per dire, ma la mia macchina, modestamente, la Targa Oro la merita eccome ;D :D, e dalle foto che ho visto direi senz'altro anche la tua piccola Trabant! :D
« Ultima modifica: 02 Maggio 2010, 18:27:13 da Alfetta*GTV-2000L »

Offline trabi

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #34 il: 31 Maggio 2011, 16:22:03 »
Posto qualche foto della mia piccola Trabant in Piazza Grande ad Arezzo, fatte ad un raduno del 22 maggio.








Offline GT

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #35 il: 01 Giugno 2011, 20:31:37 »
Carinissima! Arezzo poi è una cittadina davvero incantevole ;)

Offline trabi

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #36 il: 02 Giugno 2011, 08:12:44 »
Citazione
Carinissima! Arezzo poi è una cittadina davvero incantevole
Ti ringrazio, di solito in Piazza Grande non ti fanno entrare se hai i piedi sporchi, figuriamoci se di solito possono entrare auto come la mia euro -5 a miscela. Ci hanno fatto sostare solo pochi minuti infatti senza nemmeno fare le foto. Per fortuna c'era il fotografo ufficiale (che conosco molto bene) che è riuscito a prendere qualche scatto carino, come quello in bianco e nero.

Offline Emanuele924

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #37 il: 09 Giugno 2011, 18:30:03 »
Carinissima! Arezzo poi è una cittadina davvero incantevole ;)


Quoto! Non è la location più consona ad una Trabant ( :D), ma sono carine queste foto. ;)

Offline trabi

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #38 il: 09 Giugno 2011, 19:11:01 »
Citazione
Quoto! Non è la location più consona ad una Trabant ( Felice), ma sono carine queste foto. Occhiolino

Ti ringrazio! Certo questa sarebbe stata un'ambientazione più adatta:


Offline Emanuele924

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #39 il: 09 Giugno 2011, 20:37:42 »

Eh Eh! Appunto. :D

Offline trabi

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #40 il: 14 Luglio 2011, 09:12:54 »
La scorsa settimana, dopo aver sostituito le due guarnizioni delle testate (ed averle fatte stringere per bene, visto che si allentano ogni tanto) ho voluto provare il motore della Trabant. Il meccanico che ha sostituito le guarnizioni mi ha detto di aver trovato un cilindro rigato. Penso si tratti di un surriscaldamento successo prima del mio acquisto della macchina visto che da quando ce l'ho non ho mai notato alcuna differenza nel motore. Il mio amico di Napoli, altro proprietario di Trabant, mi ha detto mille volte che la sua fa un sacco di fumo, specie in salita, e che eventualmente nel mio caso si potrebbero sostituire solo cilindri e testate, che si trovano a prezzo modico. Ho voluto comunque testare il motore per vedere come andasse nella famigerata e fantozziana salita di Radicofani, un caratteristico borgo toscano nei pressi dell'Amiata, la cui strada in salita passa in mezzo ad uno splendido e tipico paesaggio collinare toscano. Per farla breve, la mia Trabant, nonostante fossimo in due e nonostante il caldo, non ha avuto alcun problema nei 190 km di andata e ritorno e non ha fatto un filo di fumo durante la salita (ne deduco che il motore va ancora bene). Dopo questa lunga premessa  :D arrivo al motivo del mio post: ecco una foto della mia Trabant sullo sfondo del tipico paesaggio toscano. Lo so, una 500, un'Alfa o una Lancia, ci sarebbero state meglio, e magari avreste visto la mia Trabant più adatta ad un paesaggio con cave di lignite e obsoleti impianti industriali socialisti... ma appunto qui sta il bello: la Trabant in Toscana! :D


Offline deltahf84

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #41 il: 14 Luglio 2011, 09:16:43 »
:D

Offline giorgio47

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #42 il: 14 Luglio 2011, 11:19:24 »
La scorsa settimana, dopo aver sostituito le due guarnizioni delle testate (ed averle fatte stringere per bene, visto che si allentano ogni tanto) ho voluto provare il motore della Trabant. Il meccanico che ha sostituito le guarnizioni mi ha detto di aver trovato un cilindro rigato. Penso si tratti di un surriscaldamento successo prima del mio acquisto della macchina visto che da quando ce l'ho non ho mai notato alcuna differenza nel motore. Il mio amico di Napoli, altro proprietario di Trabant, mi ha detto mille volte che la sua fa un sacco di fumo, specie in salita, e che eventualmente nel mio caso si potrebbero sostituire solo cilindri e testate, che si trovano a prezzo modico. Ho voluto comunque testare il motore per vedere come andasse nella famigerata e fantozziana salita di Radicofani, un caratteristico borgo toscano nei pressi dell'Amiata, la cui strada in salita passa in mezzo ad uno splendido e tipico paesaggio collinare toscano. Per farla breve, la mia Trabant, nonostante fossimo in due e nonostante il caldo, non ha avuto alcun problema nei 190 km di andata e ritorno e non ha fatto un filo di fumo durante la salita (ne deduco che il motore va ancora bene). Dopo questa lunga premessa  :D arrivo al motivo del mio post: ecco una foto della mia Trabant sullo sfondo del tipico paesaggio toscano. Lo so, una 500, un'Alfa o una Lancia, ci sarebbero state meglio, e magari avreste visto la mia Trabant più adatta ad un paesaggio con cave di lignite e obsoleti impianti industriali socialisti... ma appunto qui sta il bello: la Trabant in Toscana! :D



Bene ! E' così che si usa un'auto storica !

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #43 il: 14 Luglio 2011, 11:25:24 »
L'adesivo della DDR è veramente una chicca  :D

Offline deltahf84

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Re: LA MIA TRABANT P 601 S 1987
« Risposta #44 il: 14 Luglio 2011, 11:29:29 »
In realtà non è che stoni così tanto sai...Il colore della Trabant fa pendant con il colore della campagna circostante... :D

 

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