Di seguito alcuni scatti della mia macchina: a seguire una descrizione. Faccio presente che è un conservato, mai riverniciata.
Brevi cenni storici, visto che non tutti conoscono la storia del modello, che è una pietra miliare della storia dell'automobile americana, da sempre auto di presidenti, imperatori, Papi, rockstar (Elvis ne abbe tantissime), attori e top manager.
Nasce come vettura di punta del brand Lincoln, già acquisito dal gruppo Ford, nel '39.
Viene prodotta sostanzialmente a mano fino al '48.
Nel '55 viene riesumato il nome sotto le spoglie di un lussuosissimo coupè dallo stile europeggiante, dall'esorbitante costo di 10.000 $ (quanto una Rolls Royce dell'epoca) e in effetti quella vettura è una delle più belle e raffinate al mondo.
Viene proposta in una variante berlina e convertible dalle linee veramente stravaganti dal '58 al '60, sempre come modello di punta del gruppo Ford, marchiata Lincoln.
Nel '61 la svolta: viene completamente rinnovata diventando un'icona di stile tuttora difficilmente superabile, anche e soprattutto in versione convertibile, unica nel panorama mondiale a quattro porte e per di più con le posteriori controvento e tutte senza montante.
Diventa tristemente famosa in quanto protagonista dell'assasinio di Kennedy.
Resta in produzione subendo continui aggiornamenti annui (come del resto tutte le auto americane) fino al '69 e dal '70 cambia tutto.
Arrivano i fari a scomparsa, le dimensioni spropositate, tornano purtroppo le porte convenzionali, rimangono i motori da 7,5 litri anche se la potenza cala da 340hp e quasi 660 Nm di coppia a 220hp e circa 550 Nm di coppia per via delle prime restrizioni sui consumi e l'inquinamento dovute alla crisi petrolifera.
Dal '74 arriva un restyling accentuato e fino al '79 la produzione rimane quasi invariata.
Da segnalare che dal '69 al '79 entrano in produzione le favolose coupè Continental Mark III, IV e V che con la loro linea e le possibilità infinite di personalizzazione hanno segnato la storia dell'automobile.
Dagli anni '80 ad oggi la denominazione è diventata Town Car e, seppur tra alti e bassi, queste auto hanno sempre portato alta la bandiera delle grosse berline americane della old school, sebbene ai nostri giorni le Town Car siano solo un pallido ricordo di ciò che erano un tempo le auto americane.
Ma teniamocele strette perchè il modello che prenderà il loro posto segnerà definitvamente il tramonto della Lincoln.
Questo però è un altro discorso e torniamo invece alla molto più interessante vettura in oggetto, cioè la Sedan del 1973.
Pur essendone state prodotte circa 45.300 ne rimangono ben poche in circolazione, anche negli USA.
In tutta l'Europa secondo mie stime personali dovrebbero essere una quindicina.
Vengo in possesso del mio esemplare quasi per caso nel 2007.
Possedendo già una Mustang convertibile del 1968 ero alla ricerca di un mezzo molto più americano, grosso, esagerato, ridondante, un po' inutile e incompreso: tutte caratteristiche che ai miei occhi rendono un'automobile irresistibile.
Cercavo una Lincoln perchè mi piacciono di più delle Cadillac, ma cercavo una suicide doors anni' 60.
Non conoscevo o quasi l'esistenza di questo modello.
Ovviamente la trovo quasi per caso, a Norimberga, in Germania, e me ne innamoro al primo colpo: lascio la caparra e dopo tre giorni ritorno in treno da solo per portarla a casa mia/sua, a Milano .
Espleto tutte le pratiche di sdoganamento e assicurazione in una mattinata e mi avventuro come solo uno scriteriato,quale io sono, può fare con un mezzo di cui ignoro l'affidabilità per 700 km. Da solo. In inverno.
Per fortuna tutto procede abbastanza liscio, a parte piccoli inconvenienti, poi facilmente risolti.
Del lungo viaggio verso casa ricordo poco, se non una grande tensione che tutto andasse storto, ma dopo qualche decina di km ricordo che guidavo nel buio, sprofondato in un sedile di un comfort inimmaginabile, in un abitacolo pressochè nuovo, con lo sguardo incastrato tra la pinna anteriore sinistra e il marchio Lincoln che svetta in punta di cofano.
L'altra metà di cofano era fuori viusale, troppo vasta e lontana rispetto ai canoni attuali.
La vastità del cofano e la distanza dei fari anteriori è una cosa a cui va fatta l'abitudine, ma che mi da un piacere enorme, soprattutto quando al semaforo mi allineo alle altre auto, anche grandi, e vedo che in corrispondenza del pilota dell'auto a fianco c'è ancora il mio cofano e il mio parabrezza comincia dove le altre auto hanno il montante centrale.
In sostanza dal posto di guida la visuale è occupata quasi totalmente dal cofano, al contrario delle auto moderne, dove il cofano non si vede più...
Il silenzio è impareggiabile, il motore sussurra sempre, a tutte le velocità. Il cambio è incredibile: altro che DSG della Volkswagen. Semplicemente non si sente, la macchina è sempre in coppia, sempre nel rapporto giusto, pur essendo solo un tre rapporti.
Nonostante le dimensioni spropositate (è lunga 5,93 metri e larga 2,05) si guida facilmente e con un dito grazie a un'incredibile servoassistenza tipicamente americana, tiene bene la strada, affronta bene i curvoni autostradali, fa da 0 a 100 km/h in pochissimo meno di 10 secondi e grazie al cambio automatico volendo lascio in dietro tutti al semaforo.
La sensazione che dà alla guida è un'esperienza che auguro a tutti: è davvero un tappeto volante, che ti isola dalla realtà esterna e ti cala negli anni '70 americani. Per molti aspetti si guida come un'auto moderna, velocemente e senza pensarci, per altri è davvero molto meglio in termini di comfort rispetto a una moderna: la mia nuova Mercedes Classe C kompressor in confronto è una ciofeca.
Gli accessori, quasi tutti di serie, sono tanti: dai freni a disco, ai sedili elettrici, ai quattro alzacristalli elettrici, ai deflettori elettrici a scomparsa, antenna elettrica, impianto audio incredibile, sensore abbaglianti/anabagglianti automatico, luci di svolta, cinture di sicurezza con sensore di peso e relativa spia, specchi elettrici, cruise control, aria condizionata automatica, tergicristalli a scomparsa con regolatore di velocità, antenna elettrica, chiusura centralizzata, sblocco elettrico dall'interno del bagagliaio, fari a scomparsa, omologazione 6 posti...
L'abitacolo è immenso anche se non enorme rispetto alle proporzioni dell'auto.
E' comunque un 6 posti comodi, con la parte posteriore con un maggior spazio per le gambe che al pur ampissimo anteriore.
Per intenderci: dal posto guida non si riesce a toccare nè la porta passeggero, ne il sedile posteriore.
Il baule ovviamente è immenso, grande quando una media sw moderna con i sedili abbassati.
I consumi ovviamente sono da sottomarino, si va dai 4,5 km/l in statale a velocità costante agli 1 in città: si può osservare la lancetta del carburante che si sposta a vista d'occhio.... Ma in fondo fa parte del gioco, sennò tutti non potrebbero schernirti sui soliti luoghi comuni relativi alle americane.
Per il resto è nuova, soprattutto internamente è davvero come nuova, con una cura costruttiva e una scelta dei materiali che adesso semplicemente ci sogniamo.
Esternamente presenta la sua vernice totalmente originale, un particolare verde dorato, particolare persino in un'epoca in cui le auto avevano cartelle colori con oltre 60 possibilità per gli esterni (proprio come oggi...)
La vettura in questione arriva da San Diego, dove è stata nelle mani di un'unica amorevole famiglia dal 26 settembre 1972 al 2006, percorrendo solo 145.000 km tutti documentati da TUTTE le fatture dei lavori eseguiti e da un diario di bordo scritto a mano che conservo gelosamente.
Io mi sono limitato a sostituire alternatore, motorino di avviamento, motore del condizionatore e ordinaria manutenzione, spendendo veramente poche centinaia di euro.
La uso con regolarità, anche se meno della Mustang e noto che è davvero un'auto da "interruzione di conversazioni". Chiunque la avvisti, anche le donne anziane o chi non noterebbe una Murcielago arancione, rimane incantato, stupefatto che una "cosa" così possa esistere e circolare.
Per quanto mi riguarda possedere quest'auto è una delle cose che più mi hanno reso felice nella vita.