Scusate, faccio un pelo di accademia su esperienze passate. Il problema del decadimento delle prestazioni della bobina era abbastanza diffuso negli impianti a puntine-condensatore-bobina-distributore. Si accentua ( e qui ho visto le conferme ) con alcune marche o lotti di produzione che evidentemente hanno qualche problema qualitativo. Un altro motivo, forse trascurato, è che qualche volta si tende a lasciare inserito il quadro per troppo tempo a motore fermo. Nelle vetture "elettroniche" moderne ciò in genere non crea problemi, ma nel caso ad es. della 1500 e di tutte le altre similari questo provoca il surriscaldamento della bobina che continua a funzionare ma dentro si "abbrustolisce" con somma gioa dei suoi avvolgimenti . Anche se si interrompe l'avvolgimento ad alta tensione, fatto con filo molto sottile, non ci si accorge perchè si forma egualmente l'arco elettrico anche dentro la bobina stessa, ma si sente il motore che "saltella". Questo è uno dei motivi per cui si vedon bobine con resistenza limitatrice che dovrebbe tra l'altro appunto limitare i danni oltre che esser funzionale. Generalmente poi negli impianti a puntine queste tendono a variare la loro distanza ( si formano la punta e il cratere) e le loro caratteristiche elettriche di interruttore in alta corrente ( tanti Ampere, per chi non è del campo ).Ciò provoca irregolarità nel funzionamento che all'inizio non vengono percepite da chi guida ma solo dal motore. La soluzione migliore a quel tempo è stata l'accensione elettronica, fondalmentalmente di due tipi : una con un generatore ad alta tensione proprio ed una ad amplificazione semplice. La prima risolveva il problema della variazione dell'intensità di scintilla in funzione dei giri motore, ma richiedeva candele speciali ad alto isolamento e calotte perfette e pulitissime o si vedevano scintille ovunque. vanificando l'applicazione che era ottima se fatta bene . Era costosa come after market per cui veniva applicata su auto di una certa caratura, dalle Alfa in su per intenderci. La seconda era formata da un semplice amplificatore ( un paio di transistori e qualche componente di potenza) di che si prendeva tutto il carico di alta corrente nei confronti della bobina e veniva azionato dalle puntine che lavoravano in bassa corrente, senza scintillìo. Era l'uovo di colombo, infatti le puntine non soffrivano più di craterizzazione ( buchi e/o brufoli di microfusione) , una volta regolate duravano una vita con prestazione costante di tutto l'impianto e senza dubbio con meno soffrenze nello stesso. Costava poco, era disponibile anche in kit da una nota rivista di elettronica, ed aveva anche una commutazione manuale sul funzionamento da elettronico a normale in caso di guasto. Io ne ho montate ben cinque sulle mie auto :Opel Ascona,Opel Kadett, Opel Corsa , Audi 80,Fiat 127. Mai avuto inconvenienti, puntine durate senza interventi per la vita delle auto. Poi sono arrivate le gestioni elettroniche. Ah, sì. Non la ho mai montata sulla Topolino, mi sembrava un'offesa all'auto. In compenso la bobina è già stata cambiata. G 47