Vado un po' a memoria perchè non ho più i dati sottomano e son passati ahimè tanti anni, per cui spero sia chiaro almeno il concetto. La dinamo della 600, e in genere delle auto di quel periodo salvo qualche eccezione, aveva una potenza resa nominale che era spesso inferiore alla somma di tutte le utenze collegate . Mi spiego dando qualche numero : due lampade da 45 W per gli abbaglianti , più 2 + 2 luci di posizione ( sempre accese anche le anteriori ) da 5 w, più la luce targa con due lampade da 5 W , più le due lampadine quadro e la spia verde dei fari da 3 w, fanno un totale di 129 Watt. Usando gli anabbaglianti ( due filamenti da 25 o 30 Watt ciascuno), avresti una potenza richiesta intorno al centinaio di watt. La dinamo delle prime serie dava una potenza nominale intorno ai 100 - 120 watt, quindi al limite di carica con tutto efficiente, cioè con batteria nuova e dinamo con collettore e spazzole a posto. Il regolatore a relè o funzionava o non funzionava ( spia dinamo spenta o accesa ). Ammettendo che tutto sia a posto , se hai montato delle alogene da 50 o 60 watt o più ( se hai montato quelle che necessitano di relè è così ), hai una richiesta di potenza maggiore di quella fornibile dalla dinamo, per cui prima o poi ti si scaricherà la batteria. Corrisponde più o meno al vecchio esercizio scolastico della vasca da bagno, quando ti chiedevano in quanto tempo si sarebbe riempita o svuotata. Il buco di scarico sono le lampade e gli altri carichi ( autoradio, tergivetro e altri ammennicoli vari ), mentre il rubinetto di riempimento è la dinamo e la vasca è la batteria. Il rimedio è avere un generatore più potente o ripristinare le condizioni iniziali. Se vuoi una diagnosi più tecnica dovresti far controllare gli assorbimenti da un elettrauto con adeguata strumentazione.