E' importante che una certificazione sia impeccabile.
Altrimenti troveremmo in giro vetture omologate,per nulla originali.
Il problema è che non per tutte le vetture esistono i documenti necessari
per la verifica istantanea.Quindi vale la parola del tecnico.
Voglio dire che in sede di omologazione un contestazione deve essere
provata da un documento inconfutabile,perchè non esiste nessuno che a memoria conosce tutti i modelli e tutte le versioni delle auto prodotte.
Tra l'altro le fabbriche cambiavano continuamente qualcosa, e lo fanno tutt'ora,creando confusione ,e oggi trovo difficoltà a reperire i ricambi in quanto se non ho il pezzo in tasca non mi capiscono.
Un mio conoscente ha comprato da poco una 356 da restauro totale,mi fa rabbia il fatto che abbia un catalogo dei ricambi con tutti gli esplosi.........gli basterà fare un elenco e ordinarli......meno male che ho una 600 da poche lire,cosa faranno quelli che devono restaurare una coppa d'oro???
Esattamente come dici!
Riguardo le porsche la filosofia è completamente diversa, sono auto "globali" e prodotti di nicchia da sempre, si presume che oltre il 60% della produzione sia ancora circolante. Il discorso della 600 è particolare intanto per i numeri prodotti, fù l'auto piu' richiesta di tutti i tempi e all'epoca si aspettava anche un anno per averla!
Proprio per la sua diffusione ci lavorarono su molti carrozzieri e la fiat non sempre era in grado di fornire sia i pianali semilavorati che le scocche e in molti casi i carrozzieri sventravano vetture intere di serie. Le piccole carrozzerie di quegli anni sono ormai quasi tutte scomparse e gli esemplari viventi di quelle 600 sono davvero pochi, la ruggine le divorava letteralmente! Riguardo una coppa d'oro probabilmente è meno difficile, pochi esemplari prodotti rispetto alla 600 e molta documentazione anche grazie al mondo delle corse. Riguardo alle commissioni..........è sicuramente un lavoro difficile e che personalmente non potrei fare proprio perchè è opportuno dimostrare con prove inconfutabili le proprie affermazioni e documentare tutto è impossibile. Di solito su restauri di un certo livello è bene impostare il lavoro in funzione di dover poi dimostrare la correttezza del lavoro fatto. Fotografie dettagliate del relitto e di altre vetture della stessa serie, magari contattando altri collezzionisti o possessori di quel modello a costo di prendere un aereo e andare.
Per gli interni, quando si rifanno è bene conservare degli scampoli vecchi di tessuto per evitare eventuali contestazioni ed inoltre fotografare bene le fasi di montaggio dei particolari critici, frontali, lamierati, fregi e modanature. Spesso è importante anche il cablaggio elettrico e bisogna dimostrare che il percorso e il montaggio di cavi e cavetti sia corretto. Fotografare bene il relitto è fondamentale. Poi ci sono gli archivi storici le foto ufficiali o i manuali di officina. Ma il punto focale è il restauro!
Tuttavia vedo tante auto omologate pur avendo inesattezze talvolta evidenti !