Bellissima discussione che leggo come sempre in ritardo!
Le produzioni di Vignale come tanti altri carrozzieri richiedono conoscenza accurata, documentazione fotografica e competenza sopratutto sui telai derivati sui quali si carrozzava, è stato già detto tutto
a riguardo e i vari post illustrano ampiamente le peculiarità del modello di cui purtroppo non esiste piu' alcuna documentazione e gli stabilimanti di corso alla mano sono dismessi da decenni! La storia del cafonazzo mi fa sorridere, purtroppo esiste gente convinta di possedere chi sa cosa ....... gia' le foto rendono l'idea, si tratta di un venditore incompetente che ha fatto un restauro fai da te approssimativo, convinto di aver resuscitato la sistina........ non accetta pareri competenti e che chi conosce l'auto la svaluti rispetto alla richiesta, concordo sul cafonazzo! Se trovo un tizio del genere che mi fa fare un viaggio a vuoto e mi tratta in quel modo scusate il modo colorito.... : "non esito a sputargli in un occhio"! Un esemplare corretto è difficile trovarlo sopratutto perchè alcuni dettagli di carrozzeria erano prodotti da aziende dell'interland torinese, piccole "boite" dove si produceva componentistica di vario tipo, spesso polivalente in comune ad altre auto, interruttori, pomelli, modanature o altro. Preferirei un auto completa e corretta da restaurare ad una vettura appena fatta e con parti sbagliate o mancanti. Di solito in quegli anni si "miglioravano" le auto montando pezzi di serie successive o kit di elaborazione a volte sconosciuti. Le carrozzerie soffrivano la ruggine come le 600 di serie e spesso si saldavano toppe o si riparava in modo approssimativo e con gli anni chi ha restaurato non ha tenuto conto dei rimaneggiamenti. Un caro amico che ha lavorato in Vignale per oltre 30 anni è sovente stato di grande aiuto, non essendoci documentazione tecnica la sua memoria visiva e la passione che aveva hanno svelato molti arcani, piccoli dettagli o pezzi speciali ma facilmente riproducibili, schizzi e disegni che conservo gelosamente dove sono indicati i punti di brasatura, ottone o i cicli di assemblaggio di alcuni particolari, oppure i lamierati derivati da altre auto di serie, vetri apparentemente specifici ma se montati al contrario scopri appartenere ad un modello di serie comune!
L'acquisto di un modello incompleto o raffazzonato puo' costare caro e i 2000 € previsti dal carrozziere per un restauro mi fanno sorridere, si tratta di rilamierare, ricostruire ma sopratutto smontare tutta l'auto per fare un lavoro degno di nota, la cifra non coprirebbe nemmeno i materiali di consumo!
Un auto del genere puo' valere molto ma a condizione che sia documentato ogni singolo intervento ed ogni fase di un eventuale restauro che se fatto ad arte copre e supera in valore dell'auto. Diffiderei di un restauro appena ultimato, senza alcuna garanzia e documentazione fotografica dei lavori ma sarei meno scettico su un esemplare corretto e di vecchio restauro, se fatto ad arte si mantiene per decenni!
Importante far periziare l'auto da un esperto prima di acquistare e richiedere una relazione, anche se questa prassi di solito si adotta su vetture di ben altro valore...... Perizia giurata!
Nel caso di una 600......... puo' bastare un bravo carrozziere e un competente del modello, perchè è bene che anche la meccanica sia corretta ed alcuni particolari sono costosi da ripristinare. La vigniale del cafonazzo monta la testa ed altri pezzi della 850