L'Eveline di Adu mi stimola a fare qualche ulteriore considerazione sul mercato delle "fuoriserie" negli anni '60, che poi sono stati gli ultimi per questo interessantissimo fenomeno. Nel '67 una 124 Vignale Eveline costava di listino 1.295.000 lire, quindi circa il 25% in più della 124 berlina che costava infatti 1.035.000. Il coupè della Fiat, che però montava il ben più prestante bialbero di 1438 cc, costava invece 1.490.000 lire, circa il 45% in più della berlina. Il coupè Vignale si inseriva quindi in una precisa fascia di mercato, per coloro che desideravano un'auto "diversa", dalla bella linea, con rifiniture più accurate, dall'abitabilità quasi come quella della berlina, senza interessarsi troppo alle prestazioni, che comunque per un 1200 dell'epoca non erano male. I carrozzieri dell'epoca, quindi, ampliavano le possibilità d'acquisto di molti modelli di serie ingenerando un fenomeno, ormai scomparso, che era l'opposto di ciò che sarebbe nato nel decennio successivo con la moda e il successo delle "GTI": cioè stessa carrozzeria, striscia più striscia meno, ma motori diversi. In effetti è molto più economico fare un solo tipo di carrozzeria e poi montarci diverse motorizzazioni, tanto è vero che agli inizi degli anni '70, quasi tutte le piccole e medie Carrozzerie storiche italiane chiusero i battenti, e la loro scomparsa rese il panorama automobilistico sicuramente meno vario ed originale.