Allora... andiamo con ordine: No, sinceramente non trovo alcuna somiglianza fra l'Alfasud e l'Alfetta GTV, l'unica cosa che (Purtroppo!) le accomuna è la matita del disegnatore, il mitico Giugiaro che però, come ho già detto in altro post, quando disegnò l'Alfasud per me o stava molto male o doveva essere molto ubriaco, perchè quella volta gli uscì dalla penna qualcosa di veramente brutto! Beh, incidenti di percorso sono possibili anche ai grandi! Chiudo qui questo argomento che non vorrei dibattere oltre! Passiamo a cose più serie, si, attualmente possiedo un'Alfetta GTV 2000L del 1980, il colore della vettura è blu pervinca metallizzato, con interni di un bel velluto arancio/aragosta molto intenso, è un'abbinamento vistoso, ma fa veramente un figurone, a prima vista è facile innamorarsene! La macchina appartiene all'ultimo lotto della 1/a serie ed ha un motore da 130 Cv. a differenza della normale precedente Alfetta GTV 2000 che ne aveva "solo" 122. La 1/a serie di queste vetture, prodotte dal 1976 al 1980 è sicuramente la più bella esteticamente, vuoi per la presenza di molte parti cromate, paraurti incluso, per la particolarità d'avere la strumentazione sdoppiata con il particolarissimo fatto, segno di sportività, di presentare davanti al guidatore il contagiri, mentre il tachimetro è in una 2/a console al centro della plancia. Nella 2/a serie, prodotta con alcune variazioni, dal 1981 al 1987 (Anno di dismissione della catena di montaggio) ha fatto purtroppo la comparsa in abbondante quantità la plastica, difatti i paraurti sono diventati in plasticaccia nera, sono sparite tutte le cromature, hanno modificato fanaleria posteriore e plancia strumenti, ora di forma convenzionale ma anche meno originale e più brutta, il tutto non ha fatto altro che imbruttire notevolmente la vettura, appesantendone brutalmente la linea, così bella e filante nella 1/a serie. Qualcuno nomina questa serie "plasticone" e come dargli torto? Meccanicamente sono rimaste praticamente identiche, salvo qualche piccola modifica. L'unica cosa buona uscita dalla 2/a serie, è stata l'introduzione dell'Alfetta GTV6 con motore V6 2.500 da 160 Cv. una vera "bestia" per l'epoca tutt'ora ancora molto apprezzata, specie all'estero. La gamma di produzione dell'Alfetta GT/GTV/GTV6, spaziata dalla piccola "GT 1.6" all'ammiraglia della serie "GTV6 2.5", è iniziata nel 1974 con la prima Alfetta GT 1800, appunto con motore 1800 da 122 Cv. e rimasta in produzione fino al 1976. Era una vettura molto scattante ed elastica, anche se troppo "molle " come sospensioni, in accelerazione dava addirittura la paga alla prima GTV 2000, dove veniva però superata in velocità, ormai una buona GT 1800 in condizioni almeno accettabili è veramente rara! Nel 1976 oltre alla già citata Alfetta GTV 2000, uscì per il mercato italiano l'Alfetta GT 1.6, fu un mezzo fiasco perchè la pesantezza della macchina con un motore così "piccolo" la penalizzava pesantemente in termini di prestazioni, ed anche i consumi, che si pensava di ridurre con una cilindrata media (Eravamo in piena crisi petrolifera anni '70), erano invece peggiori in certe situazioni rispetto alla 2000. Ne vennero prodotte poche, ed anch'essa ora è rara, ma ha prestazioni davvero deludenti per una macchina del genere, nata come sportiva per eccellenza! Ho avuto dal 1984 ad oggi ben 8 esemplari diversi di queste vetture, gustandone pregi e difetti. Mi manca solo d'aver avuto la già citata Alfetta GT 1800, che però ben conosco in quanto l'avevano alcuni amici Alfisti e l'ho guidata molte volte, e la GTV Turbodelta, derivata della 2000 ma in versione Turbo, un vero missile che però aveva proprio nella turbina il suo tallone d'Achille, tant'è che al primo guasto serio molti (Sciaguratamente!) la eliminavano! E' molto rara e spunta quotazioni altissime, purtoppo non l'ho mai guidata. Ho avuto anche un'Alfetta GTV6 2.5 e davvero aveva prestazioni micidiali, arrivando tranquillamente a superare quasi i 220 Km. orari, me ne sono disfatto in quanto, complice problemi meccanici che non riuscii mai a risolvere completamente, mi aveva un po' stancato, pur avendo un motore robusto, il classico "Busso" V6 2500 abbinato sull'Alfetta GTV 6 ad iniezione elettronica "Bosch Jetronic", la sua manutenzione richiede comunque molte attenzioni e un portafoglio robusto, che all'epoca non avevo, e comunque non la ricomprerei! Ebbi anche un'Alfetta GTV di 2/a serie la speciale "Grand Prix" prodotta in serie limitata e numerata, che a dispetto del nome non ha invece assolutamente nulla di speciale, è una normalissima Alfetta GTV 2000 di 2/a serie solo con un "abito rosso" contornato da molti inutili orpelli estetici (Fasce nere, quadrifogli verdi ecc...) di dubbio gusto e decisamente pacchiani se non addirittura di cattivo gusto, che ne appesantiscono ulteriormente la linea! Sull'Alfetta GT 1.6 che ho invece tenuto per quasi 1 anno e mezzo devo solo ribadire che è una macchina sicuramente onesta, ma con prestazioni modeste per la categoria e che non regala particolari sensazioni di guida, fa anzi perdere del tutto il vero gusto del "bialbero Alfa" tant'è "seduta", venduta anch'essa... Insomma gira e rigira la vera ALFETTA GTV, quintessenza di questa macchina per me è la GTV 2000L di 1/a serie, quella che possiedo ora e di cui ho avuto in passato altri 3 esemplari. E' una vettura decisamente potente, molto elastica, affidabilissima e molto generosa come meccanica e veloce, raggiunge quasi i 200 Km. orari, molti per l'epoca, anche se ora potrebbero sembrare pochi, ha un rombo, classico e mitico del "Bialbero 2000" Alfa Romeo che ti fa veramente godere solo a sentirlo in moto, quando ben a punto, insomma, unita ad una carrozzeria elegante e molto sportiva, ed a soluzioni ora impensabili ma veramente sportive e raffinate come la trazione posteriore (Indispensabile su una vera sportiva!), il Ponte de Dion che garantiva una tenuta di strada che poche altre avevano, le numerose cromature, e gli interni con sedili anatomici ecc... è per me veramente il massimo! Quanto al colore concordo che il rosso fosse molto bello, unito specialmente ai sedili in velluto azzurro che davano in dotazione, del resto il "Rosso Alfa" è anch'esso un mito incontestabile, tuttavia ti garantisco che anche ll blu metallizzato con interni arancio come la mia attuale è veramente scioccante come bellezza, bella anche quella grigio metallizzato chiaro, che però abbinarono sciaguratamente ad un velluto verdino come interni che la mortificava! C'erano anche colori impensabili all'epoca e che non riscuotevano grandi consensi, quella "oro" che vedi in giro tu probabilmente era il color cosiddetto "Luci di bosco", forse originale, ma veramente difficile da digerire. Un colore che invece trovavo terribile ed inadatto ad una pura sportiva era il "Bianco avorio" molto in voga allora, anche sulle Alfasud (Sic!), ma c'erano altre molte tonalità e non sto certo ad elencartene tutte! Sulla 2/a serie invece i colori vennero drasticamente ridotti a solo 4 per la precisione "Rosso"-"Nero"-"Grigio chiaro metallizzato" (Belli!) e "Grigio scuro metallizzato (O "canna di fucile")" ((Brutto! Veramente funebre ed inadatto!), anche gli interni vennero proposti solo in 2 colorazioni, o beige rigato o nero, forse anche grigio, quello usato sulla Grand Prix, ma non sono sicuro se poteva essere scelto anche su altri modelli! Difetti dell'Alfetta GTV? Te li elenco brevemente: solita ruggine, tipica delle vetture italiane anni '70 ed '80, con punti cruciali nel vano motore, specie in prossimità degli attacchi delle sospensioni, sul portellone posteriore, sugli sgocciolatoi dell'acqua piovana, ed in prossimità delle guarnizioni dei vetri, se trascurata questa ruggine rischiava di provocare veri disastri, specie quella nel vano motore! Poi il cambio dell'Alfetta, anche nella berlina, non è mai stato all'altezza della vettura, complice un leveraggio troppo lungo, era legnoso e soggetto ad impuntamenti, e se maltrattato era spessisimo soggetto a veloce deterioramento dei sincronizzatori, che innescavano feroci "grattate" passando dalla 1/a alla 2/a ed ancor più scalando dalla 3/a alla 2/a! Per il resto una grande, grandissima macchina, poco capita e bistrattata già a partire da metà anni '80 e che subì demolizioni di massa fino a metà degli anni '90 dove la si spuntava ancora con poche lire, considerata (A torto!) vecchia ed obsoleta. Ora la tendenza è contraria, la sua valutazione è in costante aumento, per una buona Alfetta GTV 2000 (La 1/a serie, tra l'altro, comincia a diventare alquanto rara!) bisogna mettere sul piatto non meno di 4.500/5.000 Euro e per la GTV6 a meno di 7.000 Euro in giro non se ne trovano di decenti, salvo la solita classica "botta di sedere"! Potrei scrivere un libro intero su queste macchine, ma ora mi devo fermare, qualora ti venisse la voglia di valutare un acquisto, ti faresti un'eccellente regalo che ti darebbe molte grosse soddisfazioni, credimi, se hai bisogno altre informazioni e curiosità fammi sapere! Ciao.
P.S. Mi permetto di farti vedere 3 foto della mia macchina, sono state scattate a Dicembre 2007/Gennaio 2008, ed è stata da allora solo molto meglio lucidata e sostituita la mascherina che era di un'Alfetta GT e mancava quindi dei profiili cromati previsti sull'Alfetta GTV 2000L, ho poi sostituto il pomello del cambio con uno nuovo in quanto si era sbiancato, ed eliminato e sostituito la pessima autoradio che era montata, una riguarda il vano motore, come vedi molto in ordine e pulito, di fotografie più recenti per ora non ne ho. Giudica tu... puoi ingrandire le foto cliccandoci sopra.