Autore Topic: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!  (Letto 72906 volte)

urraco

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #45 il: 20 Novembre 2009, 11:01:09 »
le Lancia e le Alfa erano ancora abbastanza originali, nel senso che rispecchiacano le rispettive case sia per l'estetica che per i motori. Perlomeno non erano lancia dedra, alfa 156 con il motore della tempra. Poi belle, anche l'argenta, auto di classe. l'alfa forse era quella che necessitava di un acquirente convinto, vistone le linee che non sono certo piu "standar" come le altre due. Comunque auto che comprerei tutte. Forse anche perche considerate da altri brutte anatroccoli e che a me instillano simpatia

Offline deltahf84

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #46 il: 20 Novembre 2009, 11:06:30 »
Azz Marco, per fortuna ho una memoria di ferro, altrimenti ci saremmo persi questo tuo intervento...questo racconto in prima persona sull'Argenta è una chicca che invito tutti a leggere, hai esplicato con dovizia di particolari tutte le caratteristiche dinamiche e funzionali dell'auto, come fosse una prova su strada. Davvero ottimo e abbondante! E graditissima anche la ricerca nell'archivio della tua ditta!

Quoto,intervento davvero ricco e soprattutto oggettivo.Mi è piaciuto assai! :)

Offline superpante

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #47 il: 20 Novembre 2009, 12:04:23 »
L'Argenta non mi è mai piaciuta, al contrario della 132 terza serie, che molti giudicano vistosa, mentre io ne apprezzo l'equilibro tra la linea tradizionale ed elegante e i particolari "moderni", quali i paraurti e i fascioni in plastica, i cerchi a quadrifoglio bicolore, la tappezzeria in velluto.
La sua sostituta mi pare poco convincente sotto tutti i punti di vista, e non tanto per il disegno della carrozzeria, seppur sovraccarico di orpelli già allora demodè (vedi le numerose cromature e la fascia posteriore satinata, chissà perchè, rubata ad una Lancia!), ma piuttosto per l'evidente squilibrio tra la lunghezza e la larghezza del corpo vettura, che ne minava fortemente l'impronta a terra, così solida e muscolosa in alcune sue concorrenti.
Anche l'abitacolo, rinnovato nelle sovrastrutture, non mi persuade del tutto, sebbene la plancia fosse moderna e razionale nella disposizione dei comandi, le poltrone comode e ben sagomate, la strumentazione completa...
Trovo orribile il volante a due razze, più adatto ad un furgoncino, vecchia la grafica degli strumenti e di dubbio gusto l'abbinamento tra il velluto tinta unita e quello quadrettato (specialmente le brutte "fasce di giuntura" sui fianchi dei sedili).
I prezzi erano concorenziali, ma la 1600 veniva troppo penalizzata nella dotazione di serie, tanto che le erano preferibili le 131 Supermirafiori 1600 e 2000, che avevano molti più accessori e prestazioni migliori.
Non ho mai guidato un'Argenta, ma da quello che si legge le prestazioni dei pur brillanti bialbero venivano mortificate dal peso e dalla scarsa areodinamica del corpo vettura, che determinavano consumi sempre elevati.
Anche in tenuta di strada e stabilità l'Argenta evidenziava qualche difficoltà.
La Diesel, poi, era un autentico carroarmato, rumorosa e lentissima, e nemmeno tanto parsimoniosa, per non parlare della gobbaccia che infestava il cofano motore, imbruttendo una linea che già non faceva impazzire...
La seconda serie del 1983 cercava di ovviare a certe pesantezze stilistiche (via i profili cromati e la striscia satinata sul baule), ma l'innesto del nuovo frontale, seppure gradevolmente moderno (e finalmente non più asurdamente inclinato all'ingiù!) stonava con la carrozzeria sempre troppo classica e ormai obsoleta.
Alcuni particolari, come i cerchi con anelli cromati abbinati alle coppe areodinamiche in plastica tipo Regata Super, continuavano, a mio avviso, ad esprimere un gusto decisamente discutibile.
L'interno proponeva molti miglioramenti (strumentazione con grafica più moderna, nuovo volante a quattro razze, eliminazione dei profili cromati...), ma anche qui il tutto veniva rovinato da una selleria in tessuto dall'assurdo disegno a fasce verticali in colori sfumati, più adatta ad una sedia a sdraio che ai sedili di una berlina di classe (assurdamente, fu riproposta tale e quale sulla Regata S dell'86!).
Senz'altro meglio era il rivestimento in finta pelle (abbastanza demodè, peraltro), offerto a richiesta senza supplemento di prezzo.
Nessun miglioramento per la dotazione di accessori, che, ricca nel 1981, cominciava ad evidenziare qualche mancanza: non erano disponibili accessori utili come gli alzavetri elettrici posteriori, i tergifari, gli specchi regolabili elettricamente, il sedile di guida regolabile in altezza, i fendinebbia...
Sul versante meccanico, la nuova Turbodiesel da 90 cv, al di là del fatto di essere la prima vettura di questo tipo del gruppo Fiat, non aveva in sè niente di rivoluzionario, con prestazioni sotto la media delle principali concorrenti.
Sicuramente l'Argenta visse fin troppo a lungo: quando nel dicembre del 1985 fu presentata la Croma, che pure aveva un'impostazione meno classica, questa fu accolta da tutti come una benedizione.

GTI79

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #48 il: 20 Novembre 2009, 13:19:07 »
Sono tre macchine che non mi dicono assolutamente niente, quindi una vale l'altra.

Alfetta*GTV-2000L

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #49 il: 20 Novembre 2009, 13:27:43 »
Sono tre macchine che non mi dicono assolutamente niente, quindi una vale l'altra.


...Voglio anch'io la lastra X metterci il "Cuore Alfista"... dove l'hai trovata?? :-*

Alfetta*GTV-2000L

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #50 il: 20 Novembre 2009, 13:34:31 »
Dopo il perfezionamento tecnico di Superpante, che ha chiuso direi in maniera decisiva l'argomento "Argenta", secondo me non c'è altro da dire su questa macchina, mi fa comunque piacere che certe mie sensazioni di guida e generali, siano state avallate da chi certo conosceva la macchina a livello tecnico. Da quello che ho capito un modello che i Fiatisti certo non rimpiangeranno, forse ha qualche interesse a livello collezionistico, ma non so fino a che punto. A proposito... sapevate che c'era anche l'Alfa 90 SW? ??? Ora non posso postare la foto, ma se volete lo faccio più tardi, se qualcuno non mi precede... dico subito che non mi piace, e credo sia rimasta poco più che a livello di prototipo. Idem dicasi per la 90 C.E.M. dove venne riproposto questo tentativo (Fallimentare) :'( già sperimentato sull'Alfetta, se v'interesssa, per chi non ne sapesse del C.E.M, ripropongo l'argomento, ora però devo chiudere. A stasera. Marco. ;)
« Ultima modifica: 20 Novembre 2009, 13:36:07 da Alfetta*GTV-2000L »

GTI79

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #51 il: 20 Novembre 2009, 13:53:50 »
...Voglio anch'io la lastra X metterci il "Cuore Alfista"... dove l'hai trovata?? :-*

L'ho trovata in un forum di golfisti, ma era già fatta così.
Se giri qualche forum di alfa sicuramente ci sarà.  ;)

Offline nigel68

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #52 il: 20 Novembre 2009, 15:47:45 »
Inguardabili  :D soprattutto se paragonate, anche solo esteticamente, il discorso qualità è un'altra storia, alle contemporanee Audi 100 (quella aereodiamica) e Mercedes 190-200.
Come fascia di prezzo finivano per essere paragonate alle straniere più piccole (es. BMW serie 3 E30), ma era un problema del mercato italiano.
Persino la serie 5 E28 riusciva ad essere più raffinata e meglio costruita di tutte e tre.
La 132 2000-1600 anche a me piaceva, perchè era una sorta di "final series" anche se invasa dalla plastica, molto più elegante della 131. Le alette parasole di cui parla Frosty le ho presente benissimo: di derivazione aereonautica, le trovavo geniali e mi sono chiesto come mai non le avessero più applicate su nessuna auto. Forse rimaneva "scoperto" l'angolo tra portiera e parabrezza, ma l'effetto era molto bello.

L'alfa 90 SW, come dice il buon AlfettaGTV, l'ho vista di persona qualche mese fa, fu realizzata in un paio di esemplari su richiesta di Luca Grandori, ex direttore di AutoCapital, come anche un esemplare di Alfetta. Tutte super-accessoriate e meglio rifinite. Dovrebbe averle realizzate la Pavesi ma non ne sono certo :)

In ogni modo mi associo a jancarlo: è ancora troppo presto per vedere le auto anni '80 come storiche. Analogamente ai primi anni 70 quanto molte delle classiche tipo Aurelia ecc venivano rottamate. O subito dopo il 60 quando le pinne negli USA erano ridicolizzate. Oggi una "queen of the Fifites" può valere centinaia di migliaia di $ ma anche lì non tutte. Solo quelle aggraziate e dotate di un design mozzafiato.
Il grosso problema deli anni 80 è il design, la plastica. Oggettivamente, anche fra diversi anni, le linee saranno considerate troppo ridondanti e disomogenee. Prendete il montante post dell'Alfa90 o della Alfa 6: sembra che dei profili posticci siano applicati sopra.
Lo stesso per le Dodge o le Studebaker fine anni 50 dove le pinne sembravano applicate "dopo" e nel caso della Studebaker lo erano veramente, in vetroresina. Infatti non godono di grande considerazione nemmeno oggi...
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline superpante

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #53 il: 20 Novembre 2009, 16:34:21 »
La Lancia Beta Trevi mi è sempre piaciuta di più dell'Argenta.
Non che fosse una bellezza, intendiamoci, ma la maggiore compattezza della carrozzeria unita al fascino Lancia la rendono, ai miei occhi, più appetibile.
Senz'altro migliore, dal punto di vista estetico, della Beta a due volumi, la Trevi non aveva in sè nulla di particolarmente originale, nè tantomeno moderno, però riusciva ad essere abbastanza elegante, anche in virtù della carrozzeria priva di inutili orpelli.
Non mancavano soluzioni datate come i paraurti con parti superiori a lama cromata, la fascia satinata sullo spigolo del cofano posteriore, i cerchi dal disegno fin troppo semplice, frammiste ad altre che volevano essere moderne cadendo invece nel  dubbio gusto, come le terze luci posteriori occluse da pannelli con motivo a griglie orizzontali o i cerchi in lega (optional) a disco di tipo areodinamico.
L'interno, poi, era sconcertante: la plancia monolitica tutta buchi finiva per essere apprezzabile nella sua unicità, di fronte a particolari senza dubbio infelici quali i sedili piatti con impunture trasversali, pensati più per una navicella spaziale che per una berlina di classe, e i pannelli delle porte più striminziti di quelli di una 126, integralmente rivestiti di moquettina nera e con gli appoggiagomiti appena accennati.
Alla strumentazione completa anche del superfluo e alla buona qualità delle finiture (ma l'ambiente era freddo e severo, lontano anni luce dal classico calore Lancia...) si contrapponevano grossolani errori di progettazione: i pulsanti dei vetri elettrici erano troppo arretrati sul tunnel centrale, i classici posacenere sostituiti da altri, piccoli e scomodissimi, collocati su ciascuna portiera (quello del pilota era un chiaro tentativo di dissuaderlo dal fumare alla guida!), le maniglie apriporta nascoste dalle fasce superiori dei pannelli delle portiere e introvabili...
La dotazione di serie era piuttosto scarsa in rapporto ai prezzi, per non dire povera sulla 1600, ma la lista degli optional era abbastanza fornita, e si potevano avere accessori prestigiosi come l'interno in pelle, l'aria condizionata, il tetto apribile, i fendinebbia e gli alzavetri elettrici posteriori.
Su strada la Beta Trevi manifestava un comportamento sincero e non deludeva in fatto di prestazioni grazie alla buona potenza dei motori (100 cv, 115 cv e 122 cv rispettivamente per la 1600, la 2000 e la 2000 i.e.): peccato che l'areodinamica sfavorevole determinasse velocità di punta solo discrete e consumi piuttosto alti.
Alla fine del 1982 arrivò la VX, che preferisco di gran lunga alle altre versioni per via della meccanica raffinata e dell'allestimento che, finalmente, alzava un pò il tono della vettura: trovo gradevoli e riusciti lo spoiler anteriore, che conferiva più compattezza e grinta al frontale, i cerchi in lega a otto razze della Beta Coupè e HPE, la selleria in lana firmata Ermenegildo Zegna, che grazie al suo calore riusciva a stemperare l'eccessiva serietà dell'abitacolo.
Della Beta Trevi, però, la mia beniamina è la seconda serie del 1983, che dimostrava un certo impegno della casa nel rilanciare la vettura, sottoponendola ad una mirata serie di lievi interventi, fortunatamente tutti riusciti: miracoli non se ne potevano fare, ma l'adozione su tutte le versioni dello spoiler anteriore e degli indicatori di direzione anteriori bianchi, l'eliminazione della brutta fascia posteriore satinata, il nuovo motivo a griglie verticali delle coperture delle terze luci laterali, la sostituzione dei vecchi cerchi in lega con quelli a otto razze (optional), la gamma di colori allargata a nuove tinte delicate ed eleganti migliorarono nettamente lo stile della Trevi (senza più il suffisso Beta) senza appesantirne la carrozzeria (anzi, paradossalmente, la snellirono non poco!).
Trovo ancora più apprezzabili i miglioramenti all'interno, dove sparirono gli assurdi sedili privi di qualsiasi capacità contenitiva in luogo di poltrone simili a quelle della Delta e della Prisma, mentre la misera pannelleria veniva completamente rinnovata, adottando un disegno più semplice ma elegante, con veri braccioli e ampio uso dello stesso tessuto della selleria.
A proposito di quest'ultima, mi piacciono molto i tessuti adottati, sia il panno quadrettato già della Prisma 1600 e della Delta GT, sia la solita e pregiata lana della VX, che riuscivano a mitigare la plasticosità fin quasi eccessiva della plancia e a dare ai passeggeri un souvenir di vecchie Lancia.
La dotazione di serie rimaneva scarsina, mentre tra gli optional, nonostante il debutto (era ora!) della chiusura centralizzata, si segnalavano grandi assenti quali i tergifari, il sedile di guida regolabile in altezza, i doppi retrovisori esterni regolabili e sbrinabili elettricamente, il computer di bordo, che erano presenti sulle più qualificate concorrenti.
Certo la Trevi era vecchiotta e ormai priva di appeal, però arrivò meno inproponibile dell'Argenta alla fine dei suoi giorni, sebbene un qualsiasi paragone con la successiva Thema appare evitabile per non essere irriverenti.



Offline jancarlo5180

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #54 il: 20 Novembre 2009, 18:36:09 »


...In ogni modo mi associo a jancarlo: è ancora troppo presto per vedere le auto anni '80 come storiche. Analogamente ai primi anni 70 quanto molte delle classiche tipo Aurelia ecc venivano rottamate. O subito dopo il 60 quando le pinne negli USA erano ridicolizzate. Oggi una "queen of the Fifites" può valere centinaia di migliaia di $ ma anche lì non tutte. Solo quelle aggraziate e dotate di un design mozzafiato.
Il grosso problema deli anni 80 è il design, la plastica. Oggettivamente, anche fra diversi anni, le linee saranno considerate troppo ridondanti e disomogenee. Prendete il montante post dell'Alfa90 o della Alfa 6: sembra che dei profili posticci siano applicati sopra.
Lo stesso per le Dodge o le Studebaker fine anni 50 dove le pinne sembravano applicate "dopo" e nel caso della Studebaker lo erano veramente, in vetroresina. Infatti non godono di grande considerazione nemmeno oggi...

E' sempre difficile stabilire quando un'auto diventa "classica", indipendentemente dai 20-25 o 30 anni stabiliti dalla legge, dipende dai modelli e dalle diverse sensibilità. A parte le cosiddette "instant classic", a cui credo poco, in genere una sportiva lo diventa prima di una tranquilla berlinona o una familiare. E magari ci sono dei modelli che non lo diventano mai, d'epoca sì, ma mai saranno annoverate tra le auto "classiche". Riguardo all'atteggiamento poco attento dei decenni scorsi nei confronti di certe auto ritenute semplicemente vecchie, anche questo è una questione di sensibilità. Da ragazzino, quando ormai l'Aurelia spider non era più in produzione da alcuni anni, io ne coservavo una bella foto nella mia cameretta: se l'avessi potuta avere dal vero, non penso l'avrei rottamata! Quando, sempre più o meno in quegli anni, la TR3 divenne TR4 e la MG A divenne B in nome della "modernità", non avrei mai pensato che anche quest'ultime sarebbero diventate classiche, ed in questo mi sbagliavo, ma avvertivo, e questo giustamente, che un certo modo di concepire l'auto aperta era andato ormai perduto e che sarebbe stato assai rimpianto. Così come quando la Duetto "Osso di Seppia" con la sua coda e lo sbalzo posteriore troppo lunghi e sproporzionati, rimpiazzò la Giulietta-Giulia spider, mai e poi mai avrei immaginato che in futuro ci sarebbero voluti quasi 20.000 euro per comprarne una, e che ai posteri sarebbe piaciuta proprio per via di quella coda. E, ripeto, per le sportive è assai più facile. Perchè sono macchine fatte per piacere, che non devono scendere a compromessi con l'abitabilità e la comodità. Per le berline, il cui compito principale è più utilitaristico e cioè quello di trasportare almeno 5 persone ed i relativi bagagli, nel modo più confortevole possibile, è sicuramente ancora più difficile intuirne il successo tra i posteri! 

Offline CONCERTO16

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #55 il: 20 Novembre 2009, 18:43:24 »
In quanto amate da pochi e clamorosi flop commerciali,le amo perdutamente tutte e tre!
In particolare mi piacerebbe possedere una bellissima Alfa 90 2.5 V6 Quadrifoglio oro,oppure un'Argenta o Trevi VX,da usare ovviamente tutti i giorni.
Ad onor di cronaca ricorderei lo spoiler anteriore mobile della 90 e la valigetta 24 ore nella parte destra della plancia,soluzioni purtroppo senza seguito commerciale.

Offline CONCERTO16

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #56 il: 20 Novembre 2009, 18:58:37 »
Inguardabili  :D soprattutto se paragonate, anche solo esteticamente, il discorso qualità è un'altra storia, alle contemporanee Audi 100 (quella aereodiamica) e Mercedes 190-200.
Come fascia di prezzo finivano per essere paragonate alle straniere più piccole (es. BMW serie 3 E30), ma era un problema del mercato italiano.
Persino la serie 5 E28 riusciva ad essere più raffinata e meglio costruita di tutte e tre.
La 132 2000-1600 anche a me piaceva, perchè era una sorta di "final series" anche se invasa dalla plastica, molto più elegante della 131. Le alette parasole di cui parla Frosty le ho presente benissimo: di derivazione aereonautica, le trovavo geniali e mi sono chiesto come mai non le avessero più applicate su nessuna auto. Forse rimaneva "scoperto" l'angolo tra portiera e parabrezza, ma l'effetto era molto bello.

L'alfa 90 SW, come dice il buon AlfettaGTV, l'ho vista di persona qualche mese fa, fu realizzata in un paio di esemplari su richiesta di Luca Grandori, ex direttore di AutoCapital, come anche un esemplare di Alfetta. Tutte super-accessoriate e meglio rifinite. Dovrebbe averle realizzate la Pavesi ma non ne sono certo :)

In ogni modo mi associo a jancarlo: è ancora troppo presto per vedere le auto anni '80 come storiche. Analogamente ai primi anni 70 quanto molte delle classiche tipo Aurelia ecc venivano rottamate. O subito dopo il 60 quando le pinne negli USA erano ridicolizzate. Oggi una "queen of the Fifites" può valere centinaia di migliaia di $ ma anche lì non tutte. Solo quelle aggraziate e dotate di un design mozzafiato.
Il grosso problema deli anni 80 è il design, la plastica. Oggettivamente, anche fra diversi anni, le linee saranno considerate troppo ridondanti e disomogenee. Prendete il montante post dell'Alfa90 o della Alfa 6: sembra che dei profili posticci siano applicati sopra.
Lo stesso per le Dodge o le Studebaker fine anni 50 dove le pinne sembravano applicate "dopo" e nel caso della Studebaker lo erano veramente, in vetroresina. Infatti non godono di grande considerazione nemmeno oggi...


Vorrei ricordare che l'elemento a forma di "b" sul montante posteriore dell'Alfa 6 seconda serie era il marchio di Bertone esasperato,fortemente voluto dal carrozziere di Torino.

Offline superpante

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #57 il: 20 Novembre 2009, 20:36:15 »
In quanto amate da pochi e clamorosi flop commerciali,le amo perdutamente tutte e tre!
In particolare mi piacerebbe possedere una bellissima Alfa 90 2.5 V6 Quadrifoglio oro,oppure un'Argenta o Trevi VX,da usare ovviamente tutti i giorni.
Ad onor di cronaca ricorderei lo spoiler anteriore mobile della 90 e la valigetta 24 ore nella parte destra della plancia,soluzioni purtroppo senza seguito commerciale.


La Lancia Musa propone una borsa da infilare nel vano portaoggetti aperto sulla destra della plancia: una soluzione chiaramente ispirata all'Alfa 90!

Offline CONCERTO16

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #58 il: 20 Novembre 2009, 20:58:22 »
La Lancia Musa propone una borsa da infilare nel vano portaoggetti aperto sulla destra della plancia: una soluzione chiaramente ispirata all'Alfa 90!

Mah,mi sembra una soluzione un poco diversa,cmq questione di punti di vista.;-)

Offline adu

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Re: ALFA 90 - FIAT ARGENTA - LANCIA TREVI. PARLIAMONE!
« Risposta #59 il: 20 Novembre 2009, 21:40:12 »
Io tra le 3 scelgo la Argenta, mi piace lo stile delle 13x per la 90 non mi esprimo perchè non la conosco, mentre la Trevi non mi convince...però da amante delle auto poco conosciute e disprezzate (vedi la Duna) se avessi l'occasione le prenderei tutte e 3 ;D
Vedere la gente stupita che non capisce che auto sia la tua, non ha prezzo; per tutto il resto c'è la 500

 

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