Ragazzi avete fatto un bel po' di confusione, scusate se mi permetto.
Confrontare l'alfa 90 e l'argenta con la trevi è sbagliato.
Anche perchè l'alfa 90 per quei pochi anni di produzione (3) è stata l'ammiraglia dell'alfa(modello di punta), cosi come l'argenta era l'ammiraglia fiat.
Ma la Trevi non e' mai stata l'ammiraglia lancia, ma bensì lo era la Lancia gamma. Anche lei con il suo bel 2500 boxer.
Poi appunto sostituita dalla thema.
Paragonabili come auto dello stesso segmento della beta trevi, lo sono la Alfaromeo Nuova giulietta, e la fiat 131 Supermirafiori.
La successiva alla beta trevi è stata la prisma...., cosi come la Regata al 131, e la 75 alla giulietta.
Precedentemente invece la Argenta andava a sostituire l'ammiraglia 132.
LA gamma andava a sostituire la lancia 2000.
E l'alfa 90 quella dal compito piu difficile doveva sostituire niente popodimeno che l'alfa 6, appena uscita di produzione nell'83.
Praticamente per quello fu un flop, si è trovata a dover sosituire il segmento "2000" detenuto dall'alfetta, e prima ancora dalla Alfa 2000, e poi anche il segmento ammiraglia dell'alfa 6, appunto con il motore di punta 2500 V6.
Insomma era troppo cara per essere una 2000, e non era all'altezza di essere un'ammiraglia.
Mi sa che anche tu hai fatto un bel pò di confusione.
La classe di appartenenza di un'auto non si misura soltanto in base alle dimensioni della carrozzeria: la Fiat Argenta non era assolutamente confrontabile con la Lancia Gamma, in quanto oltre ad appartenere a due segmenti di mercato differenti (E contro F), le differenziavano notevolmente sia la gamma di motori (l'Argenta arrivava a 2000, laddove iniziava la Gamma...) e soprattutto i prezzi: nel dicembre 1981 l'Argenta 2000 i.e costava 13.900.000 milalire, mentre la Gamma 2000 ben 16.700.000!
Speculare all' Argenta era invece la Beta Trevi, che annoverava gli stessi identici motori a benzina (1.6, 2000 i.e. e poi 2000 VX) e che aveva prezzi simili, addirittura identici per le versioni alla base della gamma.
Errore madornale è considerare la Prisma la sostituta della Trevi (segmento D contro E), anche in questo caso differente per ventaglio di motorizzazioni (da 1300 a 1600 la Prisma, da 1600 a 2000 la Trevi) nonchè strettamente derivata dalla Delta, un modello addirittura del segmento C, quello delle medie inferiori.
Che poi, di fatto, la Prisma 1600 fosse preferibile alla Trevi 1600, rispetto alla quale era più bella, andava più forte ed era più accessoriata, ad un prezzo inferiore, questo è un altro discorso...
C'è anche da dire che in quegli anni tra le case italiane si assistette ad una certa sovrapposizione interna di modelli, che dopo il 1985-87 fu accuratamente evitata: ad esempio la 131 2000 Super rompeva verso l'alto il segmento D andando a fare concorrenza all'Argenta, così come la Giulietta 2000 disturbava l'Alfetta con pari motorizzazione, e allo stesso identico modo la 75 2000 e 2500 V6 si sovrapponeva in modo imbarazzante alla 90.
Successivamente i confini furono marcati in modo più rigido: La Prisma e la Regata non andavano oltre i 1600 cc, la 75 3000 V6 America fu connotata come un modello particolare ed esclusivo, in modo da non interferire con la gamma alta della 164, che aveva un'impostazione completamente diversa.
Tornando all'Alfa 90, probabilmente il confronto con l'Argenta e la Trevi stona un pò per via delle differenti epoche di proggettazione: sebbene tutte e tre fossero evoluzione di modelli nati nello stesso anno , il 1972, la 90 era quella che proponeva il restyling più recente (fine 1984) e profondo, tanto che a prima vista ci si trovava di fronte ad un'auto inedita, che aveva poco a che spartire con l'Alfetta.
Proprio la "modernità" della 90 faceva sì che le dotazioni fossero particolarmente ricche ed innovative (spoiler automatico, sedili elettrici, ABS...), e in generale tutta l'auto era un notevole passo in avanti rispetto alle due attempate concorrenti, anche se questo vantaggio fu breve: già l'anno dopo la 90 appariva notevolmente invecchiata se confrontata alle nuovissime Fiat Croma e Lancia Thema.
Infine, non è vero che la 90 era troppo cara per essere una 2000: nel dicembre del 1984 la 2000 iniezione costava 22 milioni, come la Thema 2000, la BMW 520i e la Mercedes 200.
Senza contare la successiva 2000 iniezione V6, che avava ben poche rivali in fatto di raffinatezza meccanica e completezza dell'allestimento.