Cekk, credo che i problemi che ha sollevato l'abruzzese in maglione non siano da attribuire certo agli operai, ma a tutto l'immobilismo che caratterizza e ha caratterizzato per decenni il "sistema italia".
Il clientelismo della vecchia dirigenza Fiat, la non (voluta o meno) compartecipazione sindacale alla gestione come in Germania, la distruzione come dici tu di tutti gli altri marchi (e questo non è certo avvenuto sotto la dirigenza Marchionne), i mille vincoli del costo del lavoro, tutte cose che ci hanno fatto perdere competitività (i dati che ha citato sono oggettivamente veri e fanno rabbrividire!) decine di anni fa.
Lui l'ha solo detto, magari nel modo più brusco che si poteva, ma l'ha detto.
L'italia continuerà ad autoassolversi e metterà questi avvertimenti nel cassetto. Ma intanto i capitali, anche quelli italiani, vanno altrove. Questo, dal punto di vista dell'economia internazionale, è un paese morto che sopravvive grazie all'industria del lusso. Ma anche quello sta virando (insieme ai cervelli) verso altri mercati, c'era un bellissimo articolo sul Financial Times qualche mese fa, se lo ripesco te lo mando...
E ora chiedo scusa per l'infinito O/T anche se la tristezza per i marchi spariti rimane... ma cazzarola ci pensiamo che il marchio GHIA è di esclusiva proprietà della Ford dagli anni 70??