Autore Topic: I giovani e le auto storiche  (Letto 85493 volte)

Offline nigel68

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #255 il: 18 Gennaio 2013, 16:58:40 »
Carissimo, su questo argomento complesso ci sono tantissime vedute e ovviamente opinioni tutte valide in quanto del tutto personali, ci mancherebbe...
Io trovo invece che l'approccio che i giovani d'oggi stanno avendo con le auto storiche è un po' come dire... "deviato" nel senso che si guarda moltissimo all'apparenza senza sapere cosa c'è dietro, la storia, la tradizione. Quella che gli inglesi chiamano "heritage". Non a caso ragazzi che (per fortuna) si avvicinano ad una 500 o a una Mini storiche, non sanno nemmeno come funzioni di massima un carburatore (e ci può stare) ma soprattutto, a differenza di me quando ero ragazzino, manco ci provano a sapere come funziona (e questo, secondo me non ci sta e non ci starà mai). Io prima di prendere una storica ho passato quasi due anni a frequentare raduni, meccanici, carrozzieri, pregando in ginocchio che mi facessero smontare un cerchione o un radiatore per imparare....Oggi sta prendendo piede la tendenza di acquistare una storica perchè ha "una bella forma", IMHO.

Per quanto riguarda il discorso degli americani e delle auto storiche, il discorso è molto complesso e un po' risente del loro pragmatismo, distante anni luce dalla nostra mentalità. Da noi c'è una sorta di "classismo" tra chi ha una macchina perfettamente e costosamente restaurata e chi ha una storica diciamo "elaborata" senza coerenza (tipo filtri cromati di produzione cinese, neon, stereo da 100.000W, assetti ad aria, ecc. ecc.)
Loro invece accettano di tutto come passione da incentivare ma attenzione (e questo cozza con la mentalità italica) fanno delle classificazioni una cosa positiva, non negativa.

Nessuno si sentirà dare del "razzista" se organizzerà un raduno per sole auto in "show condition" perfettamente di serie escludendo le altre personalizzate e/o viceversa, mentre io ho assistito in prima persona a polemiche perchè ad un raduno italiano di auto americane si invitava gentilmente un proprietario di Chevrolet Captiva (che come noto è una macchina coreana) a parcheggiare fuori.

Allo stesso modo, esistono tantissime facce della passione per le auto storiche in USA, partendo dalle restauratissime "Classics" che vedi a Pebble Beach o a Villa d'Este in condizioni che nemmeno da nuove erano così perfette, passando per l'Hot Rodding che a sua volta si suddivide in diverse sottocategorie (es. Old School o Period Correct, che non ammettono pezzi moderni, Street Rod, Rat Rod nati negli anni Settanta-Ottanta, ecc), il Customizing che affonda le radici nel periodo postbellico per opera di veri e propri designer come George Barris, il Low Riding figlio delle periferie di Los Angeles dove ci si sfidava facendo "danzare" le auto a suon di musica messicana. Sono tutte facce della stessa passione in un paese nato e cresciuto "on the road" ma profondamente diverso dal nostro, tutte con uguale dignità.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline Quetzalcoatl

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #256 il: 18 Gennaio 2013, 17:38:47 »
Beh che dire, hai ragione su tutta la linea. Personalmente prima di optare per la T/A mi sono premurato di conoscerne pregi e difetti, costi di manutenzione e soprattutto IMPEGNO di manutenzione (sono pigro, un'auto da registrare, ingrassare e coccolare ogni settimana non fa per me), costo e reperibilità dei ricambi eccetera... e oggi so ad es. che se voglio restare sull'originale dell'epoca ho la possibilità di reperire i kit per i 4 freni a disco, per la chiusura centralizzata e gli alzavetro elettrici; che il 403 è il più grande Small Block mai creato e che è considerato "lightwheight" per via di alleggerimenti sostanziosi sul monoblocco, che però ne pregiudicano la resistenza se eccessivamente potenziato; che i fari anteriori sono di tipo SEALED BEAM, vale a dire faro-lampadina tutto in uno, con il filamento direttamente nel faro sigillato, e che quindi se si brucia va cambiato il faro stesso... ma poichè lo stesso faro viene montato su millemila vetture diverse, fino ai camion della Kenworth (ho controllato...) i fari in questione costano, modello di serie, circa 8€ l'uno, fino ai 30€ dei modelli alogeni-azzurrati-potenziati ecc.; so che per la T/A esiste un mercato INFINITO di personalizzazioni, che va dai pannelli carrozzeria in VTR ai fanali posteriori a LED, alle parti per motore e cambio fino agli strumenti aggiuntivi, alle leve cambio Hurst da gara, alle sospensioni in tubolare d'acciaio invece che in lamiera stampata eccetera eccetera.
My Cars:
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Offline pugnali53

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #257 il: 18 Gennaio 2013, 17:54:01 »
Io sono stato profondamente criticato per aver trasformato 30 anni fà la mia 911 E 2,4 così, ma a voi fà proprio schifo?

http://dropcanvas.com/5i20g

http://dropcanvas.com/I6dPi183MHvqRQ


Offline t.bird

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #258 il: 18 Gennaio 2013, 18:24:40 »
Io sono stato profondamente criticato per aver trasformato 30 anni fà la mia 911 E 2,4 così, ma a voi fà proprio schifo?

http://dropcanvas.com/5i20g

http://dropcanvas.com/I6dPi183MHvqRQ


... bè non fa schifo, è molto personale,d'altronde sui gusti secondo me non si discute.
t.bird
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se da dietro mi lampeggi,
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se riesci nell'intento,è giunto il tuo momento
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Offline pugnali53

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #259 il: 18 Gennaio 2013, 22:07:27 »
Certo se comperassi oggi una 911 E 2,4 originale mai mi sognerei di trasformarla così pesantemente, tra l'altro non l'hò comperata originale ma già modificata malamente nel modello del 74 con paraurti in vetroresina non originali e cofano con saldata una lamiera per farla combaciare col paraurti diverso, una schifezza.... ma allora la pagai compreso il rientro dell'alfetta che avevo 6 milioni di lire, e a parte le modifiche era molto ben messa tanto che esclusa la verniciatura, non mi piaceva il viola scuro originale, adesso il rosso è quello originale della 3,3 turbo, gli unici interventi alla scocca sono state solo le modifiche.
Nel 1982 io immaginavo la 911 come quelle che si vedevano nelle gare in tutto il mondo ovviamente il modello più cattivo la rsr, d'altra parte l'estetica della 930 turbo del 1975 deriva dalla rsr come pure la 3,3 turbo del 1978 per non parlare della versione turbo look con meccanica normale del 1989 sia coupè che cabrio, modifica tra l'altro prevista dalla stessa porsche che rilasciava nulla osta per l'aggiornamento del foglio di circolazione come la mia con parafanghi solo in acciaio, leggerissimi, in vetroresina non erano omologabili, mi ricordo che nel 1983 li hò pagati 300.000 lire tutti e 4, le misure di cerchi e gomme sono quelle della 3,3 turbo 205/55/16 ant e 225/50/15 posteriori perfettamente adatti a un'auto di 1000 kg con circa 200 cv.
I paraurti sono originali porsche di una rsr corsa comperati insieme ad altri ricambi dal fallimento del team boldrinauto ufficiale porsche di Mestre che gestiva auto nel campionato europeo gruppo 4 e nei rallyes, tutti i bracci delle sospensioni e impianto frenante completo, tranne il servofreno, è della 3,3 turbo, monto un'autobloccante zf tarato al 50% sul cambio originale, i pompanti della pompa d'iniezione sono della carrera 2,7 come i collettori di scarico completamente diverso dall'originale poveniente da materiale porsche corsa, infatti il riscaldamento non esisteva, gliel'hò costruito attorno ai collettori io impiegandoci parecchio tempo.
Al lato pratico l'auto non è neanche lontana parente della 2,4 E, la guida è nettamente migliorata senza la deriva dei 185/70/15 e con i freni della 3,3 turbo, che è bene ricordare pesa 1320 kg, la mia circa 1000, le barre rosse e non verdi delle sospensioni posteriore, le barre di torsione regolabili, i bilstein regolati per il peso inferiore e l'assetto con relative geometrie e altezza fatto sulle bilance per il mio modo di guidare, ora è veramente la MIA 911 non quella standard.
E siccome deve piacere a mè dei giudizi dei puristi dell'originalita, quasi tutti negativi, mi lasciano indifferente.

Offline nigel68

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #260 il: 19 Gennaio 2013, 07:34:45 »
Beh che dire, hai ragione su tutta la linea. Personalmente prima di optare per la T/A mi sono premurato di conoscerne pregi e difetti, costi di manutenzione e soprattutto IMPEGNO di manutenzione (sono pigro, un'auto da registrare, ingrassare e coccolare ogni settimana non fa per me), costo e reperibilità dei ricambi eccetera... e oggi so ad es. che se voglio restare sull'originale dell'epoca ho la possibilità di reperire i kit per i 4 freni a disco, per la chiusura centralizzata e gli alzavetro elettrici; che il 403 è il più grande Small Block mai creato e che è considerato "lightwheight" per via di alleggerimenti sostanziosi sul monoblocco, che però ne pregiudicano la resistenza se eccessivamente potenziato; che i fari anteriori sono di tipo SEALED BEAM, vale a dire faro-lampadina tutto in uno, con il filamento direttamente nel faro sigillato, e che quindi se si brucia va cambiato il faro stesso... ma poichè lo stesso faro viene montato su millemila vetture diverse, fino ai camion della Kenworth (ho controllato...) i fari in questione costano, modello di serie, circa 8€ l'uno, fino ai 30€ dei modelli alogeni-azzurrati-potenziati ecc.; so che per la T/A esiste un mercato INFINITO di personalizzazioni, che va dai pannelli carrozzeria in VTR ai fanali posteriori a LED, alle parti per motore e cambio fino agli strumenti aggiuntivi, alle leve cambio Hurst da gara, alle sospensioni in tubolare d'acciaio invece che in lamiera stampata eccetera eccetera.

Diciamo che è un po' la situazione di moltissime auto d'epoca americane, a parte alcune eccezioni, e già questo ti fa capire che lì sono davvero su un altro pianeta. Persino per le anteguerra esistono infiniti cataloghi online e i ricambi sono spesso adattabili dal 1950 al 1990 se non ad oggi, e a prezzi ovviamente irrisori dati i volumi di produzione. D'altronde fu la Cadillac (quando non era ancora nell'orbita GM) a "inventare" i pezzi di ricambio standardizzati con i codici disegno, negli anni Venti  ;)
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Offline AlfaNicholas

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #261 il: 19 Gennaio 2013, 09:14:04 »
Io nel 2010 avevo 18 anni, feci la patente e un mese dopo acquistai la mia 75 2.0 T.SPARK che mi ha insegnato a guidare come si deve tra l'altro, per l'auto di tutti i giorni ho ereditato la vecchia auto di mia madre che va ancora benissimo e non consuma molto.
E i miei prossimi acquisti non saranno auto moderne alla moda perché le auto moderne e l'apparenza non mi interessa, bensì un'altra auto, ancora non ho idea quale ma ci sto pensando bene.
Nato nel 1992, auto possedute:
Alfa 75 T.SPARK, Alfa 75 T.SPARK (allestimento ASN) e BMW 520i E34, Alfa 164 3.0 V6 24v, BMW 735i E32

Offline sciroccots

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #262 il: 19 Gennaio 2013, 09:21:02 »
sono sempre un pò combattuto, mi chiedo se solo io ho il cuore diviso a metà.....
ogno volta che vedo un'auto sportiva che sia nuova o storica mi batte sempre il cuore, in modo diverso ma per entrambe sento l'impulso irrefrernabile di avvicinarmi e cogliere i particolari della linea, cercare le innovazioni tecnologiche da una parte, dall'altra scoprire soluzione tecniche curiose es. un braccio orizzontale tra i due tergi per montare un motorino solo.
Per me le auto sono appassionanti a 360°
io possiedo sia il nuovo che il passato e devo dire che mi piacciono entrambi, poi sarò fatto male.
Gilles Villeneuve: “Datemi qualsiasi cosa a motore e io ve lo porterò a limite.”

Offline Quetzalcoatl

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #263 il: 19 Gennaio 2013, 09:35:58 »
Pugnali53 ha ragione su tutta la linea (tra parentesi, è la prima volta che vedo una 911 che mi piace davvero... RUF a parte hehehe...). Il problema è che bisognerebbe:
-Regolamentare le elaborazioni, invece di continuare a fingere che non esistano
-regolamentare le elaborazioni SU AUTO STORICHE o d'epoca che dir si voglia.

Es. Abarth, nella sua lunga carriera, ha elaborato parecchie 500. Oggi di 500 "Abarth" ne circolano dieci volte tanto. Però SE la 500 è stata elaborata all'epoca, va bene. Se non si riesce a produrre la documentazione che attesti la preparazione all'epoca, oppure sia proprio una "derivata" costruita oggi, ANCHE SE con il 100% delle modifiche compatibili con il periodo storico, allora sono "fuorilegge". Non è una assurdità? Di fatto poi nei raduni si assiste al paradosso che su 30 500 modificate quella MENO apprezzata dal pubblico sia proprio l'unica Abarth originale. Poichè il mercato lo fanno i consumatori e NON i produttori, se al pubblico piace la 500 derivata, non dico ASSOLUTAMENTE di metterla a pari livello con le Abarth originali, ma di garantire anche a quest'auto una sua "dignità". Attualmente il concetto per queste vetture è "non si potrebbe fare ma chiudiamo un occhio". NON E' QUESTA LA SOLUZIONE.

Andiamo a vedere cosa fanno oltreoceano.
Nota storica: negli anni '50 i ragazzi, come succede ancora oggi, sognavano una vettura veloce. Allora come oggi, non tutti avevano i soldi per comprare una vettura nuova di zecca. Un po' le Case andarono incontro alle richieste inventando ciò che poi divennero le Muscle Cars (vetture derivate dalla grande serie, spogliate di tutto il superfluo e dotate della meccanica più performante disponibile in Casa. Es la Plymouth Road Runner aveva 450cv e gli interni in GOMMA e VINILE...). Un po' i ragazzi che non potevano comprarsi una Muscle Car si adeguarono: trovato un vecchio rottame degli anni '20 o '30 allo sfascio, ci toglievano tutto il superfluo (parafanghi, tetto, sedili posteriori), ci adattavano la meccanica più potente che lo sfascio stesso riusciva a rimediare (e spesso il V8 prendeva il posto di un I6 anteguerra in un cofano che non riusciva a contenerlo, ecco perchè il cofano stesso veniva direttamente tolto), 4 gomme nuove ed ecco fatta la macchina ideale per sfidare gli amici in gare di velocità. Erano nate le Hot Rod. Anzi, le Hot Rod vennero dopo. Le prime erano vetture pratiche, niente cromature nè vernici fiammeggianti. Spesso, niente vetri nè interni. MOLTO spesso, tanta ruggine. Erano le RAT ROD. Successivamente il fenomeno divenne moda e le Rat Rod subirono l'evoluzione in Hot Rod.
Torniamo ai giorni nostri. Premessa: per la "Motorizzazione" USA, se un'auto ha la FORMA di un'auto dell'anno X, allora viene equiparata a un'auto dell'anno X anche se questa è stata effettivamente prodotta nell'anno Y.
Si pone questo problema: a un raduno, sono presenti queste tre macchine:



Nel primo caso si tratta di una vettura storica, perfettamente restaurata. Nel terzo, di una vettura elaborata partendo da un'auto rottamata. Nel secondo, è una vettura "replica" costruita INTERAMENTE in officina con telaio, carrozzeria ecc. NUOVI ma di forma IDENTICA all'originale.
Come fare a dare uguale dignità a tutte e tre?
Ecco la risposta: innanzi tutto, come detto sopra, gli USA equiparano la vettura storica elaborata alla vettura REPLICA elaborata, quindi ai fini pratici Hot Rod e Rat Rod sono la stessa cosa. Seconda poi, ecco la soluzione:





Loro hanno REGOLAMENTATO TUTTO!!!
A seconda dello Stato, il veicolo storico e i veicoli speciali (Street Rod) hanno alcune limitazioni. In alcuni Stati possono circolare solo durante manifestazioni, in altri solo nei weekend, in altri ancora hanno circolazione libera. Ma in TUTTI gli Stati hanno una loro targa, con numerazione che parte da 0, e in qualche modo hanno quindi un loro riconoscimento ufficiale.
E quindi è possibile vedere questo
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Offline nigel68

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #264 il: 19 Gennaio 2013, 09:45:17 »
... le Hot Rod vennero dopo. Le prime erano vetture pratiche, niente cromature nè vernici fiammeggianti. Spesso, niente vetri nè interni. MOLTO spesso, tanta ruggine. Erano le RAT ROD. Successivamente il fenomeno divenne moda e le Rat Rod subirono l'evoluzione in Hot Rod.

Hai sollevato un tema interessante, che ha tutto un suo risvolto storico documentato da cronache dell'epoca e innumerevoli pubblicazioni. Tra l'altro anche Ruoteclassiche, grazie anche alla collaborazione e alle consulenze di un mio caro amico, ha approfondito il tema degli Hot Rod classici.

Tuttavia mi sento in dovere di correggerti... i Rat Rod sono una moda recente, spesso sono solo show car, inguidabili normalmente e non hanno nulla a che vedere con il fenomeno originale nato subito dopo la guerra, intorno al 1947..
Nessun giovanotto che aveva fatto il meccanico sotto le armi e come dici tu prendeva un flathead per piazzarlo su una vecchia Model A, la trasformava in un mostro rasoterra inadatto a far salire le pollastrelle di turno per sbaciucchiarsele in un drive-in  ;D ;D ;D

Scherzi a parte, i Rat sono davvero un fenomeno nato di recente  ;)
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Offline Quetzalcoatl

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #265 il: 19 Gennaio 2013, 10:04:52 »
Hai sollevato un tema interessante, che ha tutto un suo risvolto storico documentato da cronache dell'epoca e innumerevoli pubblicazioni. Tra l'altro anche Ruoteclassiche, grazie anche alla collaborazione e alle consulenze di un mio caro amico, ha approfondito il tema degli Hot Rod classici.

Tuttavia mi sento in dovere di correggerti... i Rat Rod sono una moda recente, spesso sono solo show car, inguidabili normalmente e non hanno nulla a che vedere con il fenomeno originale nato subito dopo la guerra, intorno al 1947..
Nessun giovanotto che aveva fatto il meccanico sotto le armi e come dici tu prendeva un flathead per piazzarlo su una vecchia Model A, la trasformava in un mostro rasoterra inadatto a far salire le pollastrelle di turno per sbaciucchiarsele in un drive-in  ;D ;D ;D

Scherzi a parte, i Rat sono davvero un fenomeno nato di recente  ;)
Mmm... il fatto è che è la DISTINZIONE che è nata da poco. Una volta le Hot Rod erano quelle che oggi si chiamano Rat Rod. Assetto rasoterra a parte.
Con l'arrivo della moda, e quindi il lievitare dei budget a disposizione degli elaboratori, la Hot Rod si è "raffinata" e i puristi hanno inziato a storcere il naso: quella che era inziata come una esigenza per smanettoni squattrinati era diventata una moda per borghesi eccentrici. Volendo riportare la cosa sulla "retta via" hanno deciso di riproporre le auto grezze di una volta, le Rat Rod, che poi hanno comunque subito una loro evoluzione nel tempo fino a diventare "eccessivamente" basse e eccessivamente rugginose, rispetto alle vetture da cui prendono spunto.
Ti faccio un esempio concreto di Hot Rod "vera", dell'epoca:

« Ultima modifica: 19 Gennaio 2013, 10:06:48 da Quetzalcoatl »
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Offline nigel68

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #266 il: 19 Gennaio 2013, 10:13:37 »
La prima è un hot rod su base Ford credo del 32 con motore Flathead e compressore Paxton (quindi alla fine ci ha solo messo un compressore e una capote bassa stile Carson Top), la seconda un racer per correre a Bonneville. Tra l'altro spesso i racer montavano dei "4 banger" (4 cilindri) sovralimentati, più leggeri dei V8. In entrambi i casi, nulla a che vedere coi rat che si vedono oggi, spesso talmente "finti" da avere una patina di ruggine artificiale.

Se vuoi approfondire l'argomento e ti piacerebbe conoscere bene tutta la storia del fenomeno hot rod, sono a tua completa disposizione per metterti in contatto con alcuni dei massimi esperti del settore in italia. Sono pochi, ma ci sono, si sono costruiti con le loro mani dei pezzi che anche in America farebbero un figurone  ;)
« Ultima modifica: 19 Gennaio 2013, 10:22:32 da nigel68 »
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Offline t.bird

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #267 il: 19 Gennaio 2013, 10:51:17 »
La prima è un hot rod su base Ford credo del 32 con motore Flathead e compressore Paxton (quindi alla fine ci ha solo messo un compressore e una capote bassa stile Carson Top), la seconda un racer per correre a Bonneville. Tra l'altro spesso i racer montavano dei "4 banger" (4 cilindri) sovralimentati, più leggeri dei V8. In entrambi i casi, nulla a che vedere coi rat che si vedono oggi, spesso talmente "finti" da avere una patina di ruggine artificiale.

Se vuoi approfondire l'argomento e ti piacerebbe conoscere bene tutta la storia del fenomeno hot rod, sono a tua completa disposizione per metterti in contatto con alcuni dei massimi esperti del settore in italia. Sono pochi, ma ci sono, si sono costruiti con le loro mani dei pezzi che anche in America farebbero un figurone  ;)
.. confermo alla lettera quello che dice l'amico Cristiano, ho visto di persona degli "hot" a dir poco spettacolari...  da l' amico che credo sia il massimo esperto in italia, degni di  far invidia agli americani.
t.bird
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Offline Quetzalcoatl

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #268 il: 19 Gennaio 2013, 11:20:47 »
OK, daccordo che non hanno nulla a che vedere con le Rat Rod di oggi... però il fatto è che quelle di una volta NON erano le Hot Rod come si intende oggi, lustrate e cromate e dal costo sopra i 100000$. Erano vetture rimediate, economiche, e di certo lo squattrinato proprietario se aveva 1000$ li buttava su un compressore e non sulla vernice. Quindi come concetto sono assimilabili più a una Rat Rod. Che, ripeto, è nata DOPO solo perchè le Hot Rod si sono discostate troppo dal concetto originario. Anche se le Rat Rod stesse, oggi, come avete giustamente detto sono andate "oltre" la citazione originaria e si sono evolute in qualcos'altro.

Nigel, quando mi fai conoscere quel tuo amico? ;D
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Offline nigel68

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #269 il: 19 Gennaio 2013, 14:07:54 »
quelle di una volta NON erano le Hot Rod come si intende oggi, lustrate e cromate e dal costo sopra i 100000$.

Vero, oggi la maggior parte sono solo exhibition cars con cromature assortite  ;D

..però ci sono tante "period correct" che incarnano il vero spirito degli hotrodder d'antan! Il problema è che oggi è diventato tutto molto costoso.. per fare un buon lavoro evitando l'inflazionato Chevy 350 negli anni Cinquanta manco esisteva, si superano tranquillamente i 30.000 euro. Purtroppo negli sfasciacarrozze americani non si trovano più dei 392 Hemi a 100 dollari o body del 32 a "scrocco". Il mercato è inconcepibile per noi italiani: esistono body in lamiera riprodotti che costano 12.000 dollari (senza telaio), volanti originali Oldsmobile venduti a peso d'oro, fari E&J che da soli costano un patrimonio, ecc ecc.

I risultati però possono essere di questo tipo:






La macchina è un Ford 32 di un mio conoscente di Legnano... ;)
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