La risposta è una sola, caro orso, l'automobile per i governanti italioti è sempre stata una mucca da mungere. Quindi dotata di "rilevanza fiscale" cosa che negli altri paesi è molto meno sentita o addirittura assente. Da li scaturisce tutta una serie di balzelli vari (alcuni demenziali come il demagogico superbollo) che prestano il fianco a elusioni quando non evasione....
Il mai abbastanza rimpianto Gianni Mazzocchi faceva della lotta all'imposizione fiscale sull'auto un cavallo di battaglia, principalmente per aver capito dagli Stati Uniti che automobile significava libertà ed emancipazione sociale. Troppe implicazioni politico-sociologiche che la nostra "nomennklatura" non ha mai visto di buon occhio.
Per quello a mio avviso la fiscalità va scissa in modo assoluto dalla storicità, introducendo dei benefici solo di tipo operativo per le auto d'epoca, come revisioni ogni 4 anni operate secondo criteri storici, esenzione dai blocchi della circolazione, non rilevanza patrimoniale e soglia a 30 anni.
Utopia, almeno in italia.