Meglio prendere una di
25 anni o una già ASI
Auto storiche: l'età minima passerà da 20 a 25 anni
Il limite minimo di età per poter considerare un’automobile come vettura storica potrebbe presto passare dagli attuali 20 ai 25 anni. Questa manovra rientra nel disegno di legge proposto dal senatore Filippo Berselli per regolamentare il settore delle auto storiche. Nelle prossime settimane, il testo verrà esaminato in Parlamento per poi essere trasformato in legge entro fine anno.
Vista la delicatezza dell’argomento, l’avvocato Roberto Loi - Presidente dell’ASI, Automotoclub storico italiano - ha chiarito, soprattutto ai possessori di auto storiche, quali sono i punti salienti della nuova normativa. Loi ha dichiarato che “oggi sono considerate storiche le auto con almeno 20 anni, mentre in molti Paesi dell’Europa tale limite è fissato a 30 anni. Il nuovo limite d’età in Italia sarà aumentato a 25 anni.
Tuttavia per le auto già certificate come storiche i diritti acquisiti saranno fatti salvi”.
Inoltre, aggiunge il Presidente dell’ASI, “sarà conservata la possibilità di reimmatricolare una vettura storica priva di targhe e/o di documenti. Nel caso la vettura abbia le targhe ma sia priva di documenti, si potrà reimmatricolare conservando le targhe originali, senza doverle sostituire con quelle bianche d’ultima generazione, mentre sarà possibile immatricolare in Italia una vettura storica acquistata nell’Unione Europea conservando le targhe estere originali che, al momento, si devono sostituire con quelle italiane entro 12 mesi dall’importazione”. Infine, l’avvocato Loi conclude dicendo che “al momento alcune prove tecniche messe a punto per effettuare la verifica delle auto moderne e che nel corso delle revisioni periodiche difficilmente sarebbero superabili da alcune tipologie di vetture, si è deciso d’effettuare tali verifiche tecniche sulla base delle prescrizioni tecniche valide all’epoca della produzione delle vetture”.
http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=199916Forse entro ottobre
Da tempo si parla di novità per quanto riguarda il settore delle auto storiche, con diverse proposte di legge (alleghiamo il testo originale del disegno di legge del senatore Filippo Berselli) che si sono arenate per una ragione o per l'altra.
Potrebbe però essere la volta buona, addirittura questione di alcune settimane, come ci ha confermato in un'intervista l'avvocato Roberto Loi, da anni presidente dell'Asi (Automotoclub storico italiano). La speranza è che entro ottobre, o almeno verso la fine del 2009, possa essere terminato l'iter legislativo, che ha marciato fino a marzo per poi fermarsi.
Abbiamo ottenuto da Roberto Loi (nella foto) chiarimenti su alcuni degli argomenti che più interessano i possessori di auto storiche. Ecco qui sotto i punti salienti.
1) Oggi sono considerate storiche le auto con almeno 20 anni, mentre in Europa tale limite è ormai fissato quasi sempre a 30 anni. Il nuovo limite d'età in Italia sarà aumentato a 25 anni. Tuttavia per le auto già certificate come storiche i diritti acquisiti saranno fatti salvi (in altre parole, anche se con meno di 25 anni le vetture già d'interesse storico continueranno a godere dei benefici in termini di esenzione dalla tassa possesso e delle convenzioni per l'assicurazione Rc).
2) Sarà conservata la possibilità di reimmatricolare una vettura storica priva di targhe e/o di documenti. Nel caso la vettura abbia le targhe ma sia priva di documenti, si potrà reimmatricolare conservando le targhe originali, senza doverle sostituire con le quelle bianche d'ultima generazione.
3) Sarà possibile immatricolare in Italia una vettura storica acquistata nell'Unione Europea conservando le targhe estere originali (oggi si devono sostituire con quelle italiane entro 12 mesi dall'importazione).
4) Dal momento che alcune prove tecniche (per esempio quelle di frenata) messe a punto per effettuare la verifica delle auto moderne nel corso delle revisioni periodiche difficilmente sarebbero superabili da alcune tipologie di vetture (in particolare quelle con oltre 50 anni d'anzianità) si è deciso d'effettuare tali verifiche tecniche sulla base delle prescrizioni tecniche valide all'epoca della produzione delle vetture.
Si era parlato di cambiamenti, che avrebbero consentito d'effettuare la revisione delle vetture di interesse storico esclusivamente presso uno dei centri prova del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, invece sarà quasi certamente possibile continuare a revisionarle presso alcuni centri privati convenzionati con alcuni Club di auto storiche. In seguito la questione sarà chiarita meglio.
Adesso non resta che attendere che tutto questo sia ufficialmente sancito a Roma.